LOSANNA (SVIZZERA) - Quarantasette voti a trentaquattro non rappresentano una vittoria. Sono una sonora sberla a chi non ha rispettato i tempi fissati dal Cio nella presentazione delle garanzie, arrivando addirittura a sfidare i membri del Comitato olimpico mettendo in dubbio la volontà di applicare sul serio le nuove regole dell'Agenda 2020.
Ma, soprattutto, è la risposta a chi crede che il parere dei cittadini non conti: a Stoccolma-Aare lo scorso marzo, quando la commissione valutatrice presieduta dall'ex rugbista Morariu andò in sopralluogo, un abitante su due era contrario ai Giochi invernali.
Giusto per fare un confronto: il gradimento in Italia era all'83 per cento. E il Cio, nella sua votazione ha accontentato gli uni e gli altri: le Olimpiadi del 2026 si faranno lì dove