In un mese la strage dei gatti: record di abbandoni, anche elemplari esotici

Domenica 16 Giugno 2019
Photo by Zetong Li on Unsplash
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PORDENONE - Allarme animali abbandonati. Soprattutto cani e gatti ma anche esemplari esotici. Dal 1 giugno ad oggi sono 93 i felini che, dopo essere stati rinvenuti nel territorio, sono stati trasferiti al Rifugio di Villotta. Una situazione insostenibile per la struttura, che da inizio anno si è trovata a dover aprire le porte a circa 300 nuovi gatti. C'è di più. Molti dei micetti nati tra aprile e maggio, a causa del brusco cambiamento di temperatura (dal caldo al fretto e viceversa), sono stati contagiati dalla panleucopenia, detta anche parvovirosi del gatto. Si tratta di una delle malattie infettive per cui normalmente si vaccina l'animale, quindi se il proprietario è in regola con le vaccinazioni non deve più di tanto preoccuparsi. Nel caso specifico, però, la parvovirosi, che provoca la gastroenterite o la gastroenterite infettiva che può essere particolarmente dannosa se non mortale, ha colpito i trovatelli che hanno raggiunto il Rifugio in condizioni disperate. Molti di questi, come ha rilevato la presidente della struttura di Villotta, non ce l'hanno fatta. «Questo è il dramma del randagismo allarga le braccia Bozzer che interessa, indistintamente, gatti e cani. I più fortunati e gli animali più forti riescono a sopravvivere, per gli altri invece il destino è segnato. I cuccioli che arrivano da noi, dopo un'eventuale ricovero in clinica vengono portati a casa dalle volontarie che, con l'impiego del biberon, li svezzano. Superata questa fase, comincia la ricerca di una famiglia che potrà prendersi cura di loro. Come sempre, i piccoli vengono assegnati con facilità, mentre quelli più grandi sono destinati a rimanere qui per sempre». 
L'ANALISIPer i cani la situazione è ancora più complessa. Abbandoni, sequestri giudiziari e furti commessi all'interno di proprietà private: a pagare il prezzo più alto, ancora una volta, sono loro. Poco cambia se sono meticci o di razza. Il vero problema, come sempre più spesso accade, sono i padroni, incapaci a gestire il loro amico. Così il 2019 rischia di essere ricordato come un anno nero per la Destra Tagliamento. Su più fronti, dai sequestri agli abbandoni. «Gestire una struttura così complessa come la nostra sostiene la presidente del Rifugio è sempre più difficile. Gli animali che arrivano sono tanti e ognuno ha una storia diversa dall'altra. Ci sono quelli custoditi per conto dei comuni convenzionati, quelli che scappano per una banale distrazione del padrone e quelli che sono stati maltrattati o hanno morso qualcuno. Gli abbandoni, per dire il vero, ma questo solo per quanto riguarda i cani, non sono in aumento: è sempre più difficile, infatti, trovare un cane sprovvisto di microchip». Per i gatti, invece, il discorso cambia. E parecchio. «Nonostante le massicce campagne di sensibilizzazione verso l'opportunità della sterilizzazione i padroni che aderiscono a queste iniziative sono ancora pochi. In cima alla classifica dei comuni dove si sterilizza meno risulta Pordenone. Un esempio? In circolazione ci sono (anche) colonie di 100 gatti». 
SPECIE ESOTICHENon solo cani e gatti: ad essere abbandonati lungo le strade o nei prati sempre più frequentemente sono gli animali esotici. Tartarughe, rettili, pesci tropicali. In particolare, anche di recente, sono state trovate tartarughe d'acqua abbandonate lungo i corsi d'acqua o nei laghetti, pesci tropicali nei torrenti o nei canali di irrigazione, ma sono in forte aumento anche le segnalazioni relative a volatili selvatici mentre in città - e non solo - crescono a dismisura anche gli smarrimenti di iguane e serpenti di varie specie. Valter Bergamo, referente del Centro di recupero per il soccorso della fauna selvatica in difficoltà o sequestrata, dà un consiglio a chi si dovesse trovare davanti a cuccioli di capriolo: «Non toccateli poiché, essendo inodori, potrebbero essere abbandonati dalle loro mamme». Alberto Comisso
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Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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