La Reyer comincia bene: gara1 va all'Umana (72-70), ma che battaglia

Domenica 9 Giugno 2019 di Stefano Babato
La Reyer comincia bene: gara1 va all'Umana (72-70), ma che battaglia
MESTRE - Gara 1 delle finali scudetto va alla Reyer. La battaglia con Sassari finisce 72-70 per l'Umana grazie ad una difesa strepitosa che ha arginato la macchina da punti sarda. Mercoledì 12 gara 2 sempre al Taliercio. 

LA DIRETTA sul sito della Reyer 

IL COACH - La lista delle meraviglie si allunga. Cinque semifinali in altrettante stagioni, uno scudetto, una Final Four di Champions, una Fiba Europe Cup in bacheca e adesso la finale di campionato contro Sassari. Nessun coach nella lunga storia della Reyer è riuscito nemmeno lontanamente a raggiungere i risultati ottenuti da Walter De Raffaele a prescindere dalla qualità dei rosters. Certo non tutto in questa stagione è filato liscio (le sanguinose uscite di scena dalla Coppa Italia e dalla Champions) come è innegabile che nel girone di ritorno qualcosa la Reyer ha lasciato per strada ma quando si programma una lunga e dispendiosa stagione niente è assodato e già scritto e può capitare che i sogni di gloria svaniscano magari a causa di una giornata storta, per un infortunio, per un paio di fischi contro o per dei particolari che hanno detto male. Perchè oltre al lavoro, alla passione, alla professionalità...a volte serve anche e soprattutto un pizzico di buona sorte per ritrovarsi davanti a tutti. Insomma le variabili sono tante e mai come quest'anno risulta veramente difficile collocare con esattezza i tanti momenti vissuti dalla Reyer, proprio perchè l'equilibrio per un motivo o l'altro è sempre stato instabile con De Raffaele che ha sempre cercato di dare una precisa identità al gruppo, eseguendo tanti esperimenti, a volte impopolari, che alla fine hanno portato a una certa stabilità. Magari non ideale ma sicuramente redditizia. L'hanno detto soprattutto le gare decisive contro Trento e Cremona dominate dagli orogranata prima di tutto a livello mentale. Esattamente ciò che servirà per tentare di stendere in finale (lunedì si parte con gara1 al Taliercio) la Sassari dei record (22 partite consecutive) che ha spazzato via prima Brindisi e poi Milano mostrando un basket di grande qualità.
Sono in molti ora a pensare che la squadra di Pozzecco sia la favorita e magari lo è davvero ma siccome tutto nella vita va contestualizzato, sarà meglio prendere in considerazione un paio di aspetti e concetti che potrebbero cambiare le carte in tavola facendo ricredere chi, a ragione o torto, ritiene che Sassari abbia attualmente una marcia in più della Reyer. E il primo, di aspetto, è che Pozzecco per la prima volta nei playoff dovrà fare i conti non più con difese sospette (come quelle di Brindisi e Milano) ma con il miglior sistema difensivo e di gran lunga, del campionato. Il che significa che i parametri e i giudizi potrebbero cambiare dal giorno alla notte. Ma per imporre l'ormai proverbiale legge della difesa serviranno tante energie e la prima scommessa della Reyer sarà dimostrare che è possibile ricaricare le pile ogni due giorni anche se arrivi da due serie playoff dispendiosissime. Ma questa Reyer non è certo quella che arrancava negli ultimi mesi della regular season come testimonia la trasformazione di tanti giocatori e le nuove dimensioni di gioco trovate con l'innesto di Vidmar, con il recupero di Tonut, con l'energia di Stone, con la continua crescita di Watt, con la sicurezza di Bramos e con il nuovo e propositivo atteggiamento di Daye che da quando ha recepito i consigli della società, in campo sembra un altro giocatore. Insomma la Reyer c'è ed è pronta per un'altra battaglia.
 
Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA