Minibot, ira di Salvini e Di Maio: «Tria dice no? Allora trovi soluzioni, imprese vanno pagate»

Sabato 8 Giugno 2019
Minibot, ira di Salvini e Di Maio: «Tria dice no? Allora trovi soluzioni, imprese vanno pagate»
Il caso minibot agita il governo dopo la chiusura al G20 in Giappone del ministro Tria. Sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio sono intevenuti sull'argomento con posizioni convergenti. Salvini ha detto: «Sullo strumento dei minibot si può discutere, è una proposta, ma il fatto che sia urgente pagare le decine di miliardi di euro di arretrati e di debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti di imprese e famiglie (debiti risalenti a governi e anni precedenti) deve essere chiaro a tutti, in primis al ministro dell'economia. È una questione di giustizia».

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Duro Di Maio. «Questa storia dei minibot sta diventando paradossale.
Se c'è una proposta per accelerare il pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione si discuta. Ci sono migliaia di aziende che aspettano ancora di essere pagate dallo Stato e non è accettabile. Anche perché, quando è un privato a non onorare i pagamenti, poi ne fa le spese, quindi non vedo perché lo Stato se ne debba approfittare». Ad affermarlo è il vicepremier, Luigi Di Maio, in un posto su facebook. «Il Mef dice che sono inutili e che è sufficiente pagare le imprese, allora lo faccia. O che studi un piano per iniziarlo a fare!», incalza Di Maio. «Perché qui - sottolinea Di Maio - stanno sempre tutti zitti, fermi, immobili, poi appena qualcuno propone qualcosa si svegliano e dicono »ah, no, non si può fare«. Se lo strumento per pagare le imprese non è il minibot, il Mef ne trovi un altro. Ma lo trovi, perché il punto sono le soluzioni, non le polemiche, né le presunte ragioni dei singoli. Ripeto, una parola: soluzioni!».
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