Salvini: abuso d'ufficio blocca l'Italia. Di Maio: più lavoro, meno str...

Giovedì 23 Maggio 2019
Salvini: se Lega vince europee non chiederò poltrone ma flat tax. Di Maio: abolizione abuso ufficio? Basta str...»
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Se la Lega si affermerà come primo partito italiano alle prossime elezioni europee «chiederò la flat tax, non certo più poltrone». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a Radio anch'io rispondendo a chi gli chiedeva se la sua intenzione fosse quella di un rimpasto dopo il voto. Intanto nel governo continua la tensione, con Di Maio che stamani su facebook è tornato ad attaccare Salvini sulla proposta di abolire l'abuso di ufficio: «L'Esecutivo va avanti ad un patto: più lavoro e meno stronzate».


«Io chiedo il voto per cambiare l'Europa, non chiedo mezza poltrona in più. Certo se la Lega sarà il primo partito in Italia e in Europa» la flat tax «sarà la priorità». La priorità «è abbassare le tasse come c'è scritto nel contratto di governo, una tassa unica per le famiglie e le imprese che è l'unico modo per far correre l'Italia», ha detto il capo del Viminale.

Duro l'intervento di Di Maio su facebook: l'abuso di ufficio «è un reato in cui cade spesso chi amministra, è vero, ma se un sindaco agisce onestamente non ha nulla da temere. Non è togliendo un reato che sistemi le cose. Il prossimo passo quale sarà? Che per evitare di far dimettere un sottosegretario togliamo il reato di corruzione? Sia chiara una cosa, per noi il governo va avanti, ma a un patto: più lavoro e meno stronzate!». Voler togliere questo reato «è forse un modo per chiedere il voto ai condannati o per salvare qualche amico governatore?».

E ancora: «Il reato di abuso d'ufficio esiste quando un incaricato di pubblico servizio, un dirigente o un politico ad esempio, nello svolgimento delle sue funzioni fa qualcosa che, intenzionalmente, procura a sé o ad altre persone a lui vicine un vantaggio ingiusto, arrecando ad altri dunque un danno.

Volete un esempio? Un sindaco, un ministro, un presidente di Regione o un qualsiasi altro dirigente pubblico che fa assumere sua figlia per chiamata diretta, invece di convocare una selezione pubblica e dare a tutti la possibilità di ambire a quel posto di lavoro», scrive Di Maio nel post, nel quale sottolinea: «Ora, vedete come vanno le cose? Io dovrei stare zitto davanti a queste affermazioni? Dovrei stare zitto davanti a chi apre ai raccomandati, a chi chiude le porte al merito, a chi favorisce qualcuno solo perché ha avuto qualcosa in cambio? E poi ci lamentiamo dei cervelli in fuga e dei nostri ragazzi che devono espatriare per cercare un lavoro? Ma per favore...». «Il colmo è che, se parlo, qualcuno fa la vittima e dice che insultiamo; se non parlo però siamo conniventi. Ma di fronte a questa stupidaggine io non posso tacere. Chi l'ha detto stavolta ha toppato alla grande», conclude. « Come si fa a dire che si vuole dare battaglia alla mafia e alla camorra con un decreto e poi subito dopo incitare all'abolizione del reato di abuso d'ufficio? Dov'e la logica?».

Ultimo aggiornamento: 20:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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