Le dittature raggiungono qualche risultato? Forse, ma le democrazie di più: e rispettano i diritti dell'uomo

Domenica 5 Maggio 2019
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Buongiorno Direttore,
le scrivo per esprimerle la mia profonda maliconia e sconcerto dopo aver letto la lettera di Mario Morara, pubblicata il 4 maggio dal suo giornale. Dal titolo ho voluto pensare si trattasse di ironia ma leggendo ho capito che si faceva, purtroppo, sul serio. Un'opinione come un'altra, le mi dirà. Ma quella opinione e cioè che il fascismo ha fatto anche del bene, con a seguito tutte le opere buone compiute, naturalmente secondo il parere dell'autore, oggi si può esprimere solo grazie al sacrificio dei Martiri della Resistenza, celebrati da poco tra mille polemiche. L'autore che afferma che nel ventennio fascista ci sono state poche proteste, può farlo solo ed esclusivamente perché ora c'è libertà d'opinione mentre all'epoca non c'era e sappiamo bene tutti cosa succedeva a chi osava criticare il regime. Questa lettera dimostra, prima di tutto, una grande ignoranza della materia di cui discetta e l'ignoranza della storia è purtroppo un grande pericolo per la Democrazia. Ma quello che mi fa più male non sono le opinioni dell'autore che è libero di pensare quello che meglio crede; io la penso in modo esattamente contrario e penso che il fascismo sia stato il male assoluto e abbia portato il nostro paese alla rovina. Quello che più mi dispiace è che lei abbia dato spazio a questa opinione, che, sa molto di apologia del fascismo (forse non nelle intenzioni ma le parole sono pietre). Immagino che non pubblicherà questa mia, ma mi sono sentita di esprimerle il mio parere.


Mariagrazia Gazzato

Cara lettrice,
mi è capitato spesso di ascoltare persone che citavano entusiaste il sistema scolastico e sanitario della Cuba di Fidel Castro. O l'industrializzazione della Russia e la vittoria su Hitler da parte dell'Urss staliniana. E, più di recente, la liberazione dalla miseria di 500 milioni di contadini cinesi da parte del feroce regime maoista. Sono affermazioni non meno opinabili di quelle di chi sostiene che il fascismo ha fatto anche cose buone. Ma tutti costoro, pur da prospettive politiche diverse, dimenticano che questi risultati economici o sociali (e non solo questi), altri Paesi li hanno raggiunti senza abolire la democrazia, senza esiliare o eliminare i propri oppositori, senza cancellare la libertà di stampa e di espressione, senza imporre leggi razziali, senza creare gulag o campi di concentramento. Il discrimine è questo: la libertà e il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo. Non ci sarà mai nessuna bonifica, nessuna riforma sanitaria o agricola, nessuna vittoriosa corsa alla conquista dello spazio che possa essere barattata con i valori della democrazia e che possa giustificarne la cancellazione anche solo temporanea. Nel giudizio politico il confine tra giusto e sbagliato, tra bene e male passa da qua. Non altrove. Ma proprio perché abbiamo conquistato il diritto di vivere nella libertà e vogliamo difenderlo, non dobbiamo avere paura delle idee e delle opinioni. Quindi continueremo a pubblicare lettere come quelle del signor Morara e ovviamente anche lettere come la sua.
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