TRIESTE - Sono stati distrutti, nel Punto Franco del Porto di Trieste, 2.488 pezzi di ricambio Hyundai e Kia dichiarati in modo illegittimo per l'importazione da un rivenditore generico di autoricambi, in quanto non accompagnati dalla prevista autorizzazione. La merce - sottoposta a controllo da parte dei funzionari del servizio antifrode dell'Ufficio delle Dogane di Trieste - era trasportata in due container provenienti dagli Emirati Arabi e diretti in Slovenia. Le operazioni di rottamazione - spiega l'Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) - sono state richieste dalla filiale italiana di Mobis Parts Europe, società del gruppo Hyundai Motor Group, per contrastare i fenomeni di contraffazione e importazione illegale dei prodotti. L'operazione rappresenta l'esito di un percorso formativo-informativo, svolto da Mobis Parts con l'Adm, di diversi uffici doganali tra cui quello di Trieste, per favorire una più ampia conoscenza dei sistemi identificativi sull'accertamento della veridicità dei prodotti.
Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 11:24
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