Codice rosso, ok della Camera: c'è il Revenge Porn. Il testo va al Senato

Mercoledì 3 Aprile 2019
Codice rosso, ok della Camera: applausi in aula e fiori rossi. Il testo va al Senato

Via libera dell'Aula della Camera al disegno di legge sul codice rosso contro la violenza sulle donne che, contiene anche le norme sul revenge porn. I voti a favore sono stati 380, nessun contrario; gli astenuti sono stati 92 (Pd e Leu). Il testo passa al Senato.

Codice rosso, cosa prevede la legge: revenge porn, indagini sprint e pene per chi sfregia

Dopo il voto tutta la maggioranza ed il governo, con i ministri Bongiorno e Bonafede, si sono levati in piedi ad applaudire. Tutti i deputati M5S hanno messo dei fiori rossi nei calamai dei loro scranni; quelli della Lega indossavano un nastrino rosso.

La violenza sulle donne è «un'autentica emergenza» di fronte alla quale «non c'è più tempo da perdere.

La cronaca ci ricorda in modo spietato, ogni giorno di più, la portata e la drammaticità del problema. I numeri sono allarmanti. Intervenire è dovere morale delle istituzioni», commenta il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. «Con questa legge - aggiunge - le donne che trovano il coraggio di denunciare avranno una risposta immediata dallo Stato».

«#CodiceRosso approvato alla Camera. Grazie a m_hunziker, amica generosa e sensibile, che ha messo il suo slancio, la sua intelligenza, la sua passione al servizio di una causa importantissima. Vittoria per tutti», scrive su Twitter il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno. 
 
«Con l'approvazione alla Camera del #CodiceRosso c'è finalmente una norma che prevede l'introduzione del reato di costrizione al matrimonio. Mai più spose bambine!», scrive su Facebook il ministro per gli Affari Regionali, Erika Stefani. «Era il giugno del 2016 quando per la prima volta ho presentato un disegno di legge in materia che ha sollevato il tema delle spose bambine e svelato situazioni drammatiche che avvenivano sotto i nostri occhi. Al Senato prosegue il lavoro dei senatori della #Lega che stanno trattando l'argomento con un disegno di legge in maniera più ampia. Finalmente il nostro Paese avrà una norma di civiltà che punisce costumi brutali. Questo governo ha avuto il coraggio di affrontare il tema con serietà e fermezza», conclude.

Come succede nei pronto soccorso per indicare le emergenze più gravi, anche la violenza sulle donne avrà ora una «corsia preferenziale» per combatterla, con indagini più veloci. Scatteranno, inoltre, pene più pesanti in casi di violenza sessuale e stalking e vengono introdotti i reati di revenge porn e sfregi al viso oltre allo stop ai matrimoni forzati. Sono le principali novità previste dal disegno di legge che modifica il codice di procedura penale sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere varato dalla Camera con 380 sì e 92 astenuti. Chiamato per sintesi ' Codice rossò, il provvedimento è stato proposto dal governo.

DENUNCE E INDAGINI - La polizia giudiziaria dovrà comunicare al magistrato le notizie di reato di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate avvenute in famiglia o tra conviventi. E la vittima dovrà essere sentita dal pm entro 3 giorni dall'iscrizione della notizia di reato.

VIOLENZA SESSUALE - Le pene salgono a 6-12 anni rispetto a oggi, quando la reclusione minima è di 5 anni e quella massima di 10. La violenza diventa aggravata in caso di atti sessuali con minori di 14 anni a cui è stato promesso o dato denaro o qualsiasi altra cosa utile.

STALKING - La reclusione passa dai 6 mesi-5 anni com'è oggi, al range del minimo di un anno al massimo di 6 anni e sei mesi.

BOTTE IN FAMIGLIA - Per maltrattamenti contro familiari o conviventi, la reclusione passa dagli attuali 2-6 anni a 3-7 anni; la pena è aumentata fino alla metà se il fatto avviene in presenza o ai danni di un minore, di una donna in gravidanza, di un disabile oppure se l'aggressione è armata. SFREGI - Il codice penale si arricchisce di un articolo sui casi di aggressione a una persona, con lesioni permanenti al viso fino a deformarne l'aspetto. Il responsabile è punito con la reclusione da otto a quattordici anni. Se lo sfregio provoca la morte della vittima, scatta l'ergastolo. E per i condannati sarà più difficile ottenere benefici come il lavoro fuori dal carcere, i permessi premio e le misure alternative.

STOP ALLE NOZZE FORZATE - Introdotto grazie a un emendamento di Mara Carfagna, punisce chi induce un altro a sposarsi (anche con unione civile) usando violenza, minacce o approfittando di un'inferiorità psico-fisica o per precetti religiosi. La pena va da uno a cinque anni, sale a 2-6 anni se coinvolge un minorenne ed è aggravata della metà se danneggia chi non ha compiuto 14 anni al momento del fatto.

STOP AL REVENGE PORN - Chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda foto o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso, rischia da uno a sei anni di carcere e una multa da 5000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o acquisito le immagini, le invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso dell'interessato per danneggiarlo. La pena viene aumentata se l'autore della vendetta è il coniuge (anche separato o divorziato), un ex o se i fatti sono avvenuti con strumenti informatici.

Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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