Congresso delle famiglie. Due cortei opposti: Verona blindata. Salvini partecipa, Boldrini protesta

Giovedì 28 Marzo 2019
Congresso delle famiglie. Due cortei opposti: Verona blindata. Salvini partecipa, Boldrini protesta
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VERONA - Mancano ormai poco all'inizio del Congresso Mondiale delle Famiglie che si svolge a Verona da venerdì 29 marzo fino a domenica.
Una tre giorni accompagnata da polemiche politiche e non solo, fino all'ultimo momento: le accuse di chi contro manifesterà sabato parlano di evento medioevale, di una visione che tende a sminuire il ruolo della donna. Ma i promotori assicurano che si tratta di un Congresso in cui trionferà il modello della famiglia tradizionale, quella composta cioè da un uomo e una donna, tutto «in linea con i principi della Costituzione».


Nuova riunione stamani del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Verona, convocato dal neo Prefetto Donato Cafagna, per coordinare le attività delle forze dell'ordine e verificare le misure in vista del Congresso mondiale delle famiglie, al via domani fino a domenica, e delle manifestazioni di protesta che vi si oppongono in città.

Il clou è tra sabato e domenica, con due cortei di segno opposto che attraverseranno il centro cittadino. Sabato 30, giorno in cui è previsto l'arrivo del vicepremier Matteo Salvini al Congresso delle famiglie si terrà un corteo a cui è stata annunciata la partecipazione di Laura Boldrini, Susanna Camusso, Monica Cirinnà, Livia Turco, il segretario Fiom Maurizio Landini e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Partenza alle 14.30 dalla Stazione di Porta Nuova e arrivo davanti al Castello Scaligero, dove le donne sono state invitate a partecipare indossando guanti da cucina.

Domenica 31, a conclusione del Wct, alle ore 14.30 si terrà la «Marcia per la famiglia», con partenza e arrivo in piazza Bra. Il Comitato ha confermato che non ci sarà nessuna restrizione o divieto alle iniziative di segno opposto; off limits l'area di piazza Bra su cui si affaccia il Palazzo della Gran Guardia, sede della tre giorni; anche nella adiacente piazza Rubiani, tuttavia, è stato opposto il diniego a un gazebo di +Europa, che ha denunciato presunte pressioni del ministro Fontana sull'amministrazione scaligera.

IL PIANO SICUREZZA - PREVISTE 20MILA PERSONE
Centrali operative unificate delle forze dell'ordine, centinaia di agenti sulle strade tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Municipale, piazza Bra «blindata» per tre giorni. Sono i principali provvedimenti adottati in vista del Congresso. Tra sabato e domenica si stima che arriveranno 20 mila persone nella città scaligera, in particolare per le due manifestazioni opposte in programma sabato 30, ma anche per il corteo a sostegno della famiglia tradizionale che sfilerà domenica 31, giornata conclusiva del Congresso. Sono annunciati pullman da molte città italiane, oltre all'adesione di movimenti politici, sindacati, organizzazioni di volontariato e associazioni della società civile. «È evidente - ha detto Cafagna - che l'impegno e lo sforzo di tutti sarà totale, saranno tre giornate molto impegnative e a fianco del Congresso una serie di eventi e manifestazioni per i quali sono state studiate delle misure opportune. Ci sarà una sorta di "sterilizzazione" dell'area davanti al Palazzo della Gran Guardia per consentire in piena sicurezza l'arrivo delle delegazioni e delle autorità, tenuto conto che ci saranno eventi che interesseranno altre zone della città». Quanto ai rischi di infiltrazioni di facinorosi durante la manifestazioni, il prefetto di Verona ha concluso sottolineando che «il lavoro sarà intenso e di massima attenzione affinché sia garantita la piena e totale sicurezza sia ai manifestanti, sia ai cittadini veronesi».

IL CONGRESSO DELLE POLEMICHE CHE DIVIDE LEGA E M5S
Il Congresso ha visto spaccarsi nettamente su due posizioni contrapposte le due anime del governo, il M5s, contrario e che sarà assente dai lavori, e la Lega che a Verona andrà in forze con ben tre ministri. Con una battaglia che è proseguita fino a qualche giorno fa e che ha visto alla fine la vittoria di chi ha preteso che venisse tolto il patrocinio di Palazzo Chigi, ovvero il M5s e il premier Giuseppe Conte. Il leader grillino Luigi Di Maio non ha mai nascosto la sua disapprovazione per il Congresso: «Per me la famiglia è sacra, ma lì si parla della donna come quella che se ne deve stare a casa a fare i servizi, della donna come essere inferiore all'uomo». Ma l'altro vicepremier Matteo Salvini che ha sempre tirato dritto ribadendo: «Io vado a Verona per difendere la famiglia composta da mamma e papà. Finché campo difendo il diritto del bambino ad avere una mamma e un papà e a essere adottato dove ci sono una mamma e un papà». Insieme a lui, tra i relatori, anche i ministri della Famiglia Lorenzo Fontana e della Scuola Marco Bussetti.

Seicento giovani riuniti negli studi di Cinecittà. Sul palco, il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora. Tema, i giovani e il futuro. Nulla di strano, se non fosse che nello stesso giorno a Verona, il vicepremier Matteo Salvini interverrà al World Congress of Families, la contestata kermesse che, nel Movimento, che lo stesso Di Maio ha associato nei giorni scorsi ad una visione medievale del ruolo della donna. La presenza del leader del M5S a Cinecittà si configura, così, con una sorta di «risposta» all'evento di Verona. Mentre in Veneto si parlerà di tematiche legate ad una visione del passato dei diritti della donna a Roma si parlerà di giovani, futuro e diritti, sottolineano nel Movimento. Del resto, sul palco con Di Maio ci sarà Spadafora, spesso andato allo scontro con la Lega sul tema dei diritti.

OSPITI DAI PROFILI CONTROVERSI
Ad alimentare le polemiche anche la presenza all'evento di alcuni congressisti dai profili controversi, come Silvana De Mari, medico e scrittrice di libri fantasy condannata per diffamazione per aver «offeso in più occasioni l'onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale» e sostenitrice di una relazione tra omosessualità e satanismo. Ma anche Lucy Akello, la parlamentare ugandese accusata di essere contro gli omosessuali, o Dimitri Smirnov, esponente della Chiesa ortodossa russa «tenacemente» antiabortista, come si definisce lui stesso: «Aspettarsi un matrimonio prosperoso o qualche tipo di vita gioiosa dopo l'infanticidio è semplicemente ridicolo - ebbe a dire - Una persona non può trovare nessun tipo di felicità se è un assassino dei propri figli». Ed è di oggi l'annuncio della partecipazione al Congresso e alla marcia di domenica a favore della famiglia di Forza Nuova. Intanto ieri il presidente dell'Istat Giancarlo Blangiardo ha comunicato di aver rinunciato a partecipare ai lavori del Congresso, travolto dalle polemiche. Rinuncia così motivata: Evitare che una decisione del tutto personale possa essere interpretata come una decisione del presidente dell'Istat.

LE CURIOSITA'
Tra le curiosità, i colori della manifestazione saranno il rosa e il celeste. Solo musica classica per l'evento, con un coro che intonerà arie come La Traviata, la Carmen, La donna è mobile. Nel loggiato al primo piano ci saranno invece immagini di eroi della famiglia, come Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Omero, Aristotele, Tolkien. E la scritta: "L'eroe è chi accende la speranza nel mondo, e il mondo ha bisogno di eroi".
Ultimo aggiornamento: 21:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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