PORDENONE - Un'evasione fiscale milionaria, immatricolazioni fraudolente nel commercio on-line di auto di lusso e ben 835 persone truffate in 18 regioni: sono i numeri dell' operazione «Cars lifting» condotta dalla Guardia di Finanza di Pordenone e dalla Polizia Stradale di Udine.
Sono stati 5 i provvedimenti restrittivi della libertà personale - tre arresti a Pordenone, Anzio e Nettuno (Roma), e due obblighi di dimora - eseguiti oggi nell'ambito dell'operazioneg.
IL VADEMECUM - Se individuate un'auto usata che volete acquistare attraverso la rete internet non fermatevi al primo sito visitato. Se l'auto è di provenienza estera effettuate dei controlli anche in altri portali specializzati per verificare se sia riportata in più annunci. In caso positivo controllate che i dati riferibili all'autovettura siano gli stessi, soprattutto i chilometri percorsi. È il primo di una lista di 9 suggerimenti forniti dalla Guardia di Finanza di Pordenone e dalla Polizia stradale di Udine, a margine dell'operazione Cars lifting, per ridurre il rischio degli acquirenti di incappare in truffe. Gli investigatori suggeriscono anche di approfondire i controlli e le richieste di documentazione se il prezzo proposto è 'fuori linea' con il valore di mercato di un'auto e verificare che la società venditrice esista non solo formalmente ma anche imprenditorialmente e che abbia un capitale adeguato. Tra i suggerimenti ci sono poi quelli di richiedere al venditore di visionare e rilasciare copia di tutta la documentazione attinente l'auto. Fondamentale è anche la verifica del numero di telaio: deve coincidere con quello riportato nelle targhette all'interno del vano motore, sui documenti dell'automobile e sul libretto di garanzia e manutenzione. Così come controllare che il numero di km percorsi e indicati sul display del cruscotto siano, verosimilmente, compatibili con l'età, la tipologia e lo stato d'uso dell'auto. In caso di dubbi è sempre possibile richiedere una verifica del chilometraggio presso le officine convenzionate con la casa madre. Qualora, infine, si convenga il versamento a titolo di acconto, corrisponderlo preferibilmente con modalità tracciabili. Pagamenti in contanti pari o superiori all'importo di 3.000 euro non sono consentiti dalla normativa antiriciclaggio.
I particolari sul Gazzettino del 22 marzo