La storia dell'ultimo mulo alpino rimasto vedovo: Iroso a 40 anni trova la nuova fiamma

Giovedì 14 Febbraio 2019
La storia dell'ultimo mulo alpino rimasto vedovo: Iroso a 40 anni trova la nuova fiamma

TREVISO - Quella che raccontiamo è la fine di una storia d'amore tra muli. Cieco da un occhio e acciaccato sotto più punti di vista, fino a pochi giorni fa era solito seguire passo dopo passo Gigliola, quella che da almeno una decina d'anni era la sua consorte. Dieci giorni fa è rimasto vedovo perché la sua compagna di una vita, anche lei vicina ai 40 anni, è morta. Dopo alcuni giorni di evidente spaesamento, però, Iroso, il mulo alpino più longevo e l'unico ancora in vita con una "carriera militare", ha una nuova compagna, molto più giovane ma non per questo meno affettuosa. La singolare love story a quattro zampe ha come teatro la stalla in cui vive l'anziano quadrupede, la cui età, raffrontata con quella umana, corrisponde a circa 120 anni.

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Dopo la sua morte, raccontano gli alpini che lo custodiscono dopo aver salvato dal macello diversi muli quando il reparto fu soppresso, Iroso ha ragliato, inconsolabile, per due giorni.

Fino a quando, alcuni giorni fa, a fargli compagnia è arrivata Winie, una giovane asina concessa in «comodato d'uso perenne» da Marzio Bruseghin, ex campione del ciclismo e proprietario di un allevamento nelle vicinanze. «Dopo un paio di giorni di non semplice familiarizzazione - riferiscono ancora gli alpini che seguono l'animale - ora Iroso ha riguadagnato confidenza e passeggia, come prima, accanto alla nuova amica. La quale - concludono - nonostante sia molto più giovane ed energica, pare comprensiva e paziente al punto da aspettarlo se si attarda e cominciare a mangiare solo quando anche lui si avvicina alla mangiatoia».
 
 
 

Ultimo aggiornamento: 19:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA