Bambina di 10 anni muore intossicata dal monossido di carbonio ad Ancona, ricoverati il fratello e la madre

Venerdì 11 Gennaio 2019
Bambina di 10 anni muore intossicata dal monossido di carbonio ad Ancona, ricoverati il fratello e la madre
Doveva ancora compiere 11 anni la bimba morta intossicata dal monossido di carbonio a Sassoferrato, in provincia di Ancona. Un decesso avvenuto nella stanza dove dormiva con il fratello di 7 anni, in una villetta a più piani nella frazione Aspro di Sassoferrato. A dare l'allarme è stata la madre, poco dopo le 7, quando è andata a svegliare i figli per mandarli a a scuola. I sanitari del 118 non sono riusciti a rianimare la ragazzina, il fratello è stato invece immediatamente trasferito alla camera iperbarica di Fano. «È sveglio, collaborativo» fanno sapere, tanto che in serata è stato dimesso. Il padre non lo ha lasciato mai durante le sedute di ossigenoterapia.

La madre invece è ricoverata all'ospedale di Fabriano: minimi i sintomi di intossicazione, ma è molto provata a livello psicologico. La morte della bimba è avvenuta un giorno e mezzo dopo l'intossicazione da monossido di 18 baby calciatori (12-13 anni) nello spogliatoio del campo sportivo di Matelica, per una caldaia malfunzionante. Un episodio a lieto fine, che si è concluso con tanto spavento, ma con il ritorno a casa dei ragazzi, anche loro passati per le camere iperbariche. Cosa sia successo nella villetta di Aspro ancora non è chiaro, anche se vigili del fuoco (intervenuti con il nucleo Nbcr) e i carabinieri di Sassoferrato, coordinati dai colleghi di Fabriano, hanno già svolto una serie di accertamenti.

La stufa si trova al piano terra ed è collegata all'impianto di riscaldamento: la canna fumaria passa per la camera dei ragazzi al piano superiore. Una folata di vento o uno sbalzo termico potrebbero avere provocato un fessura, da cui il monossido di carbonio è filtrato nella stanza dei bambini. La stufa non ha mai dato problemi e, essendo collegata all'impianto di riscaldamento, era sempre accesa. Con due episodi in due giorni i vigili del fuoco hanno diramato alcune raccomandazioni sulla necessità di buona installazione e funzionamento di impianti e stufe: rivolgersi ai tecnici abilitati per la pulizia della canna fumaria e la manutenzione dell'impianto, evitare il fai da te.

Sconvolti i vicini di casa della piccola frazione dove tutti si conoscono e dove la famiglia originaria del Brasile viveva da circa 11 anni: «Volevamo bene in particolare ai bambini» piange una donna.
Sotto choc l'intera comunità di Sassoferrato. Il sindaco Ugo Pesciarelli parla di «una tragedia assurda e inconcepibile. Ci stringiamo intorno alla famiglia. Sono in costante contatto con le forze dell'ordine e sono confortato dalle notizie sullo stato di salute del bambino che, spero, possa tornare alla normalità della vita al più presto». Intanto il pm di turno Valentina Bavaj della Procura di Ancona ha disposto l'autopsia sul corpo della piccola, che sarà eseguita lunedì ad Ancona.
Ultimo aggiornamento: 22:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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