Studente morto durante intervento di routine: funerale bloccato

Domenica 16 Dicembre 2018 di Marco Aldighieri
Daniele Zanon
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VILLAFRANCA - Il funerale allo studente di 17 anni Daniele Zanon, previsto per domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Taggì di Sopra, è stato bloccato. Una decisione presa direttamente dalla famiglia del ragazzo alla luce di una svolta nelle indagini. Il fascicolo sulla morte del giovane operato in chirurgia pediatrica al torace è passato a un altro magistrato. E il nuovo pubblico ministero, Benedetto Roberti, ha ordinato altre indagini ai carabinieri. Insomma, il caso non è stato per nulla archiviato anche se al momento non c'è ancora nessun medico iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo.
 
IL FATTO
Lunedì 10 dicembre Daniele Zanon è entrato in sala operatoria nel reparto di chirurgia pediatrica, per essere sottoposto a un intervento di rimozione di due barre, una trasversale e una obliqua, installate poco meno di due anni fa per facilitare l'allargamento dello sterno che era di dimensioni ridotte. Una operazione di routine, che sarebbe dovuta durare dalle tre alle quattro ore. Invece qualcosa è andato storto. Lo studente ha avuto una importante emorragia ed è entrato in coma. È stato trasferito alla rianimazione del reparto Gallucci, ma dopo avergli somministrato 140 sacche di sangue alle 10.30 di martedì 11 dicembre il giovane è stato dichiarato morto. I genitori, papà Dario e mamma Alessandra Cabrele, mercoledì mattina difesi dall'avvocato Ernesto De Toni sono andati alla stazione dei carabinieri di Limena dove hanno presentato denuncia e hanno chiesto di effettuare l'autopsia sul corpo del figlio.

LE INDAGINI
Il caso è finito sul tavolo del pm Daniela Randolo, che nella giornata di mercoledì era il magistrato di turno.

L'Azienda ospedaliera ha effettuato sul cadavere dello studente un riscontro diagnostico, per finalità meramente cliniche. L'esito sarebbe stato visto dal pubblico ministero, che non avrebbe ravvisato né colpe e né omissioni nell'operato dei medici. Così ha deciso di mettere a disposizione dei familiari la salma di Daniele, senza però chiudere le indagini. Nella giornata di venerdì il fascicolo è passato di mano al sostituto procuratore Benedetto Roberti del gruppo dei pm che si occupano di colpe mediche. E ha ordinato nuove indagini ai carabinieri. Non ha però più potuto disporre l'autopsia, perchè di fatto l'autorità giudiziaria aveva già dato il nulla osta per la restituzione della salma ai parenti. Così a bloccare il funerale ci hanno pensato papà e mamma di Daniele, che ora sperano che venga effettuato l'esame sul corpo del figlio da parte della Procura. 

Ultimo aggiornamento: 14:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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