Alluvione: Marca spezzata in due. Il sogno dei sindaci: A27 liberalizzata

Venerdì 2 Novembre 2018
Alluvione: Marca spezzata in due. Il sogno dei sindaci: A27 liberalizzata
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TREVISO - La Marca divisa in due. Spingere per una liberalizzazione almeno temporanea dell'A27 è dunque prioritario. Il sindaco di Susegana orfano del ponte Bailey convoca per domani i colleghi per fare fronte comune nel chiedere all'Anas di considerare prioritario il ripristino dei collegamenti diretti tra Sinistra e Destra Piave. Anche perché sta preoccupando l'assenza di un ponte agibile e gratuito a metà strada tra Maserada e Vidor alla luce del restauro in corso dello storico Priula e dell'indisponibilità del Bailey, le cui vie d'accesso sono state inghiottite dal fiume martedì.
 
FRONTE COMUNE
I sindaci dei Comuni che gravitano intorno al Piave discuteranno a mezzogiorno in una riunione convocata dal sindaco di Susegana Vincenza Scarpa anche della liberalizzazione del tratto di autostrada A27 che bypassa il fiume, almeno fino a quando il bailey non sarà riaperto, ma il primo pensiero sarà per quest'ultimo collegamento. Mercoledì pomeriggio Anas, gestore dell'infrastruttura, aveva spiegato che non appena le acque si sarebbero abbassate i tecnici della società avrebbero effettuato «indagini approfondite che consentiranno di quantificare l'entità del dissesto e di stilare un cronoprogramma per la ricostruzione e la rimessa in opera delle strutture». Il maltempo che ha contrassegnato anche la giornata di ieri non ha contribuito ad accelerare gli accertamenti e ad ottenere quello che tutti chiedono: sapere quando il bailey potrà essere riaperto al traffico. Fino a domenica, quando venne chiuso prima che la piena ne inghiottisse le estremità, il ponte provvisorio aveva svolto egregiamente le proprie funzioni, contribuendo addirittura a ridurre le code che normalmente si formano a Ponte della Priula. Adesso la sua assenza si fa sentire, al punto da spingere Scarpa a chiamare a rapporto i suoi colleghi per creare un fronte comune su un problema che non riguarda ovviamente solo Susegana o Nervesa.
ALTERNATIVE E RITARDI
«In questo momento la provincia di Treviso è spaccata in due, e il ponte di Vidor ha pure il problema del sovraccarico: un problema non da poco rimarca Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano la deviazione obbligata della viabilità su Vidor e Maserada per ora sta funzionando bene, ma da alcuni giorni i miei concittadini impiegano mezz'ora buona per arrivare a Ponte della Priula (anziché una decina scarsa di minuti, ndr). Siamo comunque tutti pregiudicati da questa situazione. Adesso è prematuro dire cosa produrrà il tavolo di domani, ma la linea dovrebbe essere di chiedere ad Anas che la riapertura del bailey sia almeno una priorità. Liberalizzare l'A27? Sono favorevole a trovare un accordo, al netto dei problemi di questi giorni. Il nostro Comune è anche disposto a fare la sua parte». Conegliano non è bagnata dal Piave ma con le sue tante attività economiche è un forte attrattore di traffico: il sindaco Fabio Chies sostiene che «se si può trovare un'alternativa ai soli ponti di Vidor e Maserada è meglio per tutti. L'A27 libera non sarebbe male, ma bisognerà capire come fare quadrare i conti. Spero che domani ne capiremo di più sull'autostrada ma soprattutto sui tempi di riapertura del bailey».
CORSA CONTRO IL TEMPO
Al tavolo di domani ci sarà anche Gianpietro Cattai, primo cittadino di Mareno, Comune attraversato dall'autostrada e da domenica, sulle strade ordinarie, anche da un numero maggiore di veicoli diretti ai ponti di Maserada anziché a quelli di Susegana e Nervesa. «Teniamo monitorata la situazione e lo faremo ancora di più dopo il ponte di Ognissanti. E' evidente che liberalizzare l'A27 darebbe una mano importante alla fluidità del traffico, così come è altrettanto evidente che questa soluzione non può sostituire un ponte tra Susegana e Nervesa. In condizioni di emergenza, però, potrebbe essere opportuno, capendone i pro e contro anche sotto l'aspetto economico. Per quanto riguarda il bailey, credo che sia corretto attendere qualche giorno per eseguire le valutazioni tecniche. Se i tempi andassero per le lunghe, la situazione diventerebbe preoccupante».
LA RIVENDICAZIONE
Da Santa Lucia, il sindaco Riccardo Szumski guarda al problema da un altro aspetto: «Se il lavoro fatto per portare avanti la mia idea di un nuovo casello autostradale (a S. Maria del Piave ndr) avesse fatto passi avanti, adesso avremmo risolto qualche problemino non solo per le situazioni critiche ma anche per lo sviluppo del nostro turismo. Quel casello sarebbe funzionale anche all'area fieristica, che vista la sua ampiezza potrebbe diventare una base per le emergenze facilmente raggiungibile. Ma nessun politico ha portato avanti l'argomento. Non possiamo stare senza un ponte. Nel mio Comune il traffico è già aumentato, in particolare lungo la provinciale della Colonna dove c'è un flusso continuo di veicoli». A proposito di traffico, per buona parte della giornata di ieri la Polizia stradale ha segnalato congestioni alla circolazione nelle aree vicine alle estremità dei due ponti che (non) uniscono Nervesa e Susegana. Il motivo? La presenza di molti curiosi, complice la giornata festiva, per osservare lo stato del Piave, ancora ingrossato dopo la piena che ha toccato il suo apice martedì. Sul lato di Susegana si è creato un vicolo cieco delimitato da transenne, nastri e segnali stradali che fin da domenica ha attratto gente desiderosa di osservare la piena. Nelle altre aree vicine agli attraversamenti alternativi, il più vicino dei quali è fra Maserada e Cimadolmo, la circolazione si è mantenuta fluida, come probabilmente sarà anche nel resto di questo lungo ponte di Ognissanti. Da lunedì il test per la viabilità dell'intera Marca sarà molto più severo.
Luca Anzanello
Ultimo aggiornamento: 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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