La spiaggia di Jesolo divorata dalla furia del mare /Le immagini

Mercoledì 31 Ottobre 2018 di Giuseppe Babbo
La spiaggia di Jesolo divorata dalla furia del mare /Le immagini
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JESOLO - Circa 130mila metri cubi di sabbia divorati dalla furia del mare per almeno un milione e 500mila euro di danni. È il conto, salatissimo, della mareggiata che tra domenica e lunedì ha devastato la spiaggia di Jesolo. L'alta marea e le potenti raffiche di scirocco hanno lasciato un segno profondo su tutto l'arenile jesolano, ancora una volta flagellato dalla furia del mare. Pesante il bilancio, tanto che lunedì notte le onde hanno superato la passeggiata del lungomare, arrivando fino agli accessi e in alcuni casi nelle vie limitrofe. L'erosione è stata segnalata ovunque, anche nella zona centrale. 
 

 

Come sempre il punto più colpito è quello della pineta, tra la foce del Piave e la spiaggia antistante al Villaggio Marzotto. Un tratto letteralmente spazzato via, con le dune alzate davanti alla torre Merville completamente inghiottite dal mare. A rimanere visibili solo i segni della devastazione e delle mattonelle della passeggiata sollevate e spostate di alcuni metri. Visibili anche i sacchi in juta posizionati sotto la  sabbia e ora portati in superficie. Ma anche decine di tonnellate di rifiuti spiaggiati, tronchi e rami, gettati in mare dal Piave che hanno formato un immenso tappeto che ha ricoperto l'intera spiaggia. Come se non bastasse, altrettanti ne sono previsti nelle prossime ore. Per tutto il giorno poi non è mancato il solito passaggio di decine di curiosi sulla spiaggia, perfino turisti provenienti da Treviso e Padova. Uguale lo scenario a Cortellazzo, alla foce del Piave, dove non si sono registrate emergenze, anche se dal Comando della Polizia locale è stato deciso di chiudere il transito in via Massaua proprio per il continuo passaggio di curiosi che rischiavano di bloccare il traffico ai soccorsi in caso di necessità. 

LA RABBIA DI FEDERCONSORZI
«La spiaggia della pineta non c'è più commenta il sindaco Valerio Zoggia dopo i primi sopralluoghi .
Nelle prossime ore, quando il mare si sarà finalmente calmato, potremo calcolare l'esatto ammontare della sabbia sparita e inizieremo a ragionare su come ripristinare l'arenile. A questo va poi aggiunto il problema dei rifiuti spiaggiati: i costi per la rimozione sono a carico del nostro Comune anche se provengono da altre zone. È una beffa inaccettabile». Renato Cattai, presidente di Federconsorzi, non nasconde l'amarezza della categoria: «È stato un disastro commenta . La situazione è peggiore di quanto ci aspettassimo, in un colpo solo abbiamo perso molta più sabbia rispetto alle mareggiate di tutto un inverno. Siamo colpiti nel profondo, anche a livello umano, però dobbiamo trovare la forza per ripartire». Tra le richieste, quella alla Regione di completare la costruzione dei pennelli a mare iniziati la scorsa primavera. «Gli operatori sono esasperati - dice il consigliere comunale del Pd, Damiano Mengo -. La Regione deve assumersi le proprie responsabilità e completare le opere previste». E in questo senso una primissima risposta è arrivata ieri pomeriggio con il sopralluogo del vicegovernatore del Veneto Gianluca Forcolin, accompagnato dai consiglieri comunali Alberto Carli, Fabio Visentin e Ilenia Buscato, che ha assicurato la massima attenzione. Ma la polemica, non manca. A sollevarla l'ex consigliere comunale Claudio Vianello, autore di un reportage fotografico su tutta la spiaggia: «I tre nuovi pennelli a mare attacca hanno solo spostato di qualche metro il problema, perché le opere da realizzare sono altre: in tutta la costa adriatica ci sono delle barriere posizionate in modo parallelo alla costa, ma non a Jesolo. Le dune poi non sono servite a nulla, se non a perdere ulteriore sabbia». 

Ultimo aggiornamento: 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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