Cucchi, la sorella: «Vado al Viminale solo quando Salvini ci chiederà scusa»

Venerdì 12 Ottobre 2018
Cucchi, la sorella: «Vado al Viminale solo quando Salvini ci chiederà scusa»
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«Il giorno in cui il Ministro dell'Interno chiederà scusa a me, alla mia famiglia e a Stefano allora potrò pensare di andarci, prima di allora non credo proprio». Così Ilaria Cucchi, intervistata da Rtl 102.5 ha risposto alla domanda se si recherà al Viminale dopo il colpo di scena al processo ai cinque carabinieri per la morte del fratello, avvenuta nel 2009 per le botte prese mentre era detenuto. Uno degli imputati, Francesco Tedesco, ha ammesso il pestaggio, chiamando in causa i colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro: «Gli dissi, basta, che c... fate, non vi permettete». È stata un'azione combinata, spinta e calci, D'Alessandro colpì con un calcio in faccia Cucchi mentre questi era sdraiato a terrà. Il legale di Tedesco parla di «riscatto per il mio assistito e l'intera Arma». Ilaria, la sorella di Cucchi: «Abbattuto il muro. Ora tanti dovranno chiedere scusa».

 



«L'unica cosa che mi dà la forza di andare avanti è provare, tramite Stefano, a dar voce a tutti gli altri Stefano, tutti gli altri ultimi di cui non importa niente a nessuno, che muoiono e che subiscono soprusi quotidianamente nel disinteresse generale, di una società che è abituata a voltarsi dall'altra parte e che pensa sempre che le cose
capitino sempre agli altri e mai a se stessi», ha detto ancora Ilaria Cucchi.

Intanto Tedesco, il carabiniere imputato di omicidio preterintenzionale che ha accusato gli altri due militari coinvolti nel processo per la morte di Cucchi, verrà ascoltato entro gennaio in aula nell'ambito del dibattimento in corso. Tedesco, già interrogato tre volte dal pm Giovanni Musarò, dovrà ribadire davanti alla corte le accuse a Raffaele D'Alessandro e Alessio Di Bernardo arrivate a nove anni dalla morte di Cucchi. 

«Quanto accaduto a Stefano Cucchi era inaccettabile allora e lo è ancor di più oggi, che sono emersi nuovi elementi scioccanti. Mi auguro che la giustizia faccia al più presto il suo corso e definisca le singole responsabilità. Chi si è macchiato di questo reato pagherà, ve lo assicuro. Lo voglio io, lo vuole questo governo e lo vuole tutta l'Arma dei
Carabinieri, che merita rispetto. Ho la massima fiducia verso il Comando Generale e sono vicino alla famiglia di Stefano, ai suoi amici e ai suoi cari. Abbraccio tutti con grande affetto». Così su Fb il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.

«Le scuse di Salvini? Attengono a Salvini. Io come membro del governo chiedo scusa per tutti questi anni di attesa. Quello che è successo alla famiglia Cucchi è atroce, questa terribile vicenda getta un'ombra terribile sul nostro Paese. Ringrazio Ilaria e la sua caparbietà e determinazione». Così il ministro per il sud Barbara Lezzi intervistata da Massimo Giannini a Radio Capital.

 

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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