Scende e non tira il freno a mano, ​l'auto si schianta: morta la moglie

Lunedì 17 Settembre 2018
La vettura su cui ha perso la vita la 72enne di Castelfranco
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Era sceso dall’auto per una manciata di secondi. Voleva solo dare un’occhiata a una casetta inerpicata sulle colline di Guia, a Valdobbiadene, su cui campeggiava un cartello di messa in vendita, e annotare il numero di telefono. Solo che si era dimenticato di tirare il freno a mano. E l’auto ha cominciato a muoversi, a scendere verso valle e ad accelerare sempre più forte tanto era inerpicato, in quel punto, il declivio. Sul sedile del passeggero c’era sua moglie. Mentre lui cercava di raggiungerla, lei ha cercato di fermare la macchina. Inutilmente. Presa dal panico non è riuscita a fermare il veicolo che scendeva sempre più forte. L’unica cosa da fare era prendere il volante, cercare di sterzare per evitare di finire in un burrone. E così ha fatto per quasi due chilometri fino all’incrocio di Col San Martino, nel Comune di Farra di Soligo. Non c’era più strada, ma solo un muro di contenimento in cemento, contro quale la Land Rover della coppia è andata a schiantarsi. Per lei, Adriana Bertolo, 72enne residente a Castelfranco Veneto, non c’è stato scampo. È morta fra le lamiere della vettura senza che il marito, Paolo Manente, 71 anni, ex primario di Oncologia dell’ospedale di Castelfranco tuttora attivo nel campo medico, potesse fare più nulla.  Una tragedia sulla quale ora la Procura di Treviso cercherà di fare chiarezza: la Land Rover è stata subito posta sotto sequestro per verificare se, al di là del freno mano non attivato, vi sia stato qualche malfunzionamento o guasto meccanico.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 17. Non è chiaro se la vettura fosse dotata o meno del cambio automatico. Ma dopo pochi secondi ha cominciato a muoversi a ritroso. La Land Rover ha percorso così, in accelerazione costante, circa un chilometro e 800 metri. Poi l’impatto a fondo valle con il muro in cemento, violentissimo. Adriana Bertolo, casalinga, madre di tre figli, è morta sul colpo. Inutile l’intervento tempestivo di medici e infermieri del 118, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso e offrire il loro aiuto al marito, sotto choc. La donna è stata quindi estratta dalle lamiere dai vigili del fuoco di Montebelluna. Toccherà ora ai carabinieri di Vittorio Veneto ricostruire con esattezza quanto accaduto e presentare una relazione completa alla Procura. 
La tragedia che si è consumata ieri ha sconvolto tutta Castelfranco. «Sono profondamente scosso dalla scomparsa di Adriana Bertolo – dice il sindaco Stefano Marcon –. Conoscevo lei e la sua famiglia, molto attiva e unita, ma soprattutto conosco il marito, stimatissimo primario, persona molto benvoluta a cui esprimo il cordoglio mio e di tutta la comunità». A sconvolgere gli amici e i conoscenti la dinamica dell’incidente: «Dispiace per Adriana e dispiace per la famiglia e il marito, storico primario di Oncologia del San Giacomo – sono le parole di un medico di Castelfranco – il dottor Manente è un punto di riferimento anche a livello nazionale nell’Oncologia, una persona di intelligenza superiore alla media, uno dei più giovani primari d’Italia. Quello che è successo a lui, aver dimenticato d’impostare il freno a mano per scendere dall’auto pochi istanti, sarebbe potuto succedere a tutti». «Notizia terribile, sono vicino al dottor Manente, persona ineccepibile dal punto di vista non solo professionale ma anche umano», sono le parole del dottor Carlo Cernetti, primario di Cardiologia. Tra gli amici “fraterni”, Egidio Fior, patron dell’omonimo hotel: «Per me Paolo è come un fratello. È sempre stato prudente e attento in ogni sua azione. Non poteva esserci notizia peggiore, lui è sempre stato legatissimo alla moglie. Ad unirli il loro grande amore, anche nei confronti dei tre figli a cui va ora il mio pensiero».
Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 13:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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