Marghera, la presa del feudo operaio. Padova e la grillina espulsa ed eletta. Treviso, si riapre sfida Pd-Carroccio

Lunedì 5 Marzo 2018
Marghera, la presa del feudo operaio. Padova e la grillina espulsa ed eletta. Treviso, si riapre sfida Pd-Carroccio
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PADOVA E PROVINCIA -  Il CASO DI SILVIA BENEDETTI, L'ESPULSA GRILLINA DI RIMBORSOPOLI
Il Pd resta il primo partito di Padova città con il 24,4 per cento. Un risultato in linea con quello degli ultimi cinque anni. Insidiato però da vicino dalla Lega che fa il suo record storico, arrivando al 22,9 ovvero solo a 1664 voti di differenza in termini assoluti.

Forza Italia sale dal 3,9 delle comunali del 2017 e arriva al 10,3 per cento. Il Movimento 5 Stelle supera il 20 per cento e porta in parlamento Silvia Benedetti, già espulsa per "rimborsopoli". Fra gli altri partiti da segnalare il buon risultato di Liberi e Uguali al 4,9 per cento, Fratelli d’Italia al 4,2 e di +Europa della Bonino, al 5,8. Tonfo di Noi con l’Italia-Udc allo 0,8. A livello provinciale, successi della Lega soprattutto nell'Alta e nella Bassa Padovana. Il Pd crolla in provincia arrivando al 13-15 per cento.

TREVISO E PROVINCIA - IL SUCCESSO DELLA LEGA RIAPRE LA CORSA PER LA POLTRONA DI SINDACO
Il risultato più eclatante in provincia di Treviso è il successo della Lega: il partito di Salvini passa dal 13,3 per cento delle elezioni di 5 anni fa al 37,4 di domenica. Mentre il Movimento 5 Stelle va in controtendenza rispetto al risultato nazionale e passa dal 26,3% al 21,9. Il Pd non crolla, soprattutto nel capoluogo, dove la Lega diventa sì il primo partito con il 27,1 per cento, ma Manildo e soci resistono nel fortino superando quota 23: una piccola consolazione rispetto al dato generale provinciale, che è storico (in negativo): per la prima volta la sinistra non elegge in provincia di Treviso neppure un parlamentare. E si ravviva così la competizione per le prossime amministrative, dove il sindaco uscente era dato come netto favorito: ora la Lega e il candidato sindaco Mario Conte pensano, cifre alla mano, che uno sgambetto in primavera sia possibile.

Fra gli eletti, en-plein del centrodestra nei collegi uninominali, sia alla Camera sia al Senato: a Roma andrannoDimitri Coin, Marica Fantuz, Ingrid Bisa, Massimo Candura (Lega) e Raffaele Baratto (Forza Italia), a cui dev'essere aggiunta Sonia Fregolent, trevigiana che ha vinto il collegio senatoriale di Belluno. Nella parte proporzionale entrano anche altri tre leghisti: Angela Colmellere e Franco Manzato alla Camera e Giampaolo Vallardi al Senato. La lunga sequenza di nomi del centrodestra è interrotta soltanto da Gianni Pietro Girotto, senatore uscente dei 5 Stelle, che viene confermato.

VENEZIA E PROVINCIA - LA LEGA  CONQUISTA ANCHE IL "FEUDO" OPERAIO DI MARGHERA
La Lega quadruplica i propri voti rispetto al 2013 e diventa il primo partito nell'area metropolitana di Venezia, con il 28,3% di consensi. Un successo senza precedenti per il partito che, archiviato il Nord dal proprio simbolo, ha raccolto quasi centomila voti in più rispetto a cinque anni fa. Il successo della Lega vale in termini assoluti l'elezione di quattro parlamentari, uno in più delMovimento 5 Stelle che però diventa il primo partito nel capoluogo, conquistando anche l'ex feudo oepraio di Marghera. Un successo in linea con il risultato delle Politiche di cinque anni fa, quando peraltro i pentastellati ottennero in termini assoluti ventimila voti in più. Fra i tre parlamentari eletti per il M5S Alvise Maniero e Orietta Vanin, rispettivamente già sindaco e assessore di Mira nella Giunta eletta nel 2012, primo successo a cinque stelle in un grande Comune a livello regionale.

L'elezione di altri tre parlamentari per Forza Italia - fra i quali Renato Brunetta ed Elisabetta Alberti Casellati, non nasconde il calo registrato dal partito, che passa dal 18 al 10,6% di preferenze. Più grave la flessione del Pd, che rispetto al 2013 perde il 7% e in valori assoluti 45mila preferenze. I meccanismi del Rosatellum regalano però al partito una cianbella di salvataggio che poerta a Roma tre parlamentari: Andrea Ferrazzi, Sara Moretto e Nicola Pellicani.

PORDENONE E PROVINCIA - LA LEGA DIVENTA IL PRIMO PARTITO
La Lega sbanca in tutti i Comuni del Friuli occidentale. Diventa il primo partito e manda a Roma due deputati: Vannia Gava e Massimiliano Panizzut. Mentre nel centrodestra viene eletto al Senato - con un trionfo del 46 per cento, doppiate le avversarie di Pd e M5S - Luca Ciriani di Fratelli d’Italia. Per il secondo senatore del centrodestra, il forzista Franco Dal Mas candidato nel listino plurinominale, manca ancora la conferma ufficiale in attesa della complessa conta dei resti nazionali. Ma anche i Cinque Stelle pordenonesi sperano nel loro candidato Luca Sut per il quale si attende conferma. Il centrosinistra, dopo la debacle del Pd, resta invece a bocca asciutta: nessuno parlamentare eletto.

BELLUNO E PROVINCIA - PD IN PICCHIATA, RESISTE SOLO IN CITTA'
Precipita il Pd, volano Movimento 5 Stelle e centro destra: il responso delle urne in provincia di Belluno riflette l'andamento del voto sul piano nazionale. Solo nel capoluogo i Dem tengono botta. Confermati i parlamentari uscenti del Pd, Roger De Menech, e dei 5 Stelle Federico D'Incà. Ottime probabilità di approdare a Roma anche per l'esponente di Fratelli d'Italia e sindaco di Calalzo di Cadore, Luca De Carlo. Anche Alessandra Buzzo, sindaca di Santo Stefano ha portato a casa un ottimo risultato in termini di preferenze. Out Enrico Bacchetti che si era presentato per Liberi e Eguali e l'ex presidente della Provincia Daniela Larese Filon.  

ROVIGO E PROVINCIA - VERSO ROMA DUE CANDIDATI ELETTI, MA UNA E' PADOVANA
Da tre parlamentari polesani, Diego Crivellari, Bartolomeo Amidei ed Emanuela Munerato, la provincia di Rovigo scende a una sola, Antonietta Giacometti eletta alla Camera con la Lega.

In realtà dai collegi polesani partono per Roma in due, ma la eletta al Senato per Forza Italia, Roberta Toffanin, è padovana. In termini di risultati, la provincia si allinea per la prima volta ai numeri veneti, con il boom della Lega, che ha avuto balzi del 24 per cento di voti sforando il 31 per cento, i 5 Stelle che sono il secondo partito attestandosi al 25,02 e il Pd che crolla al 18,10, peggior risultato della sua storia in Provincia.

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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