"Io, abusato dal parrocco e da altri uomini di Chiesa". La denuncia di Giorgio dopo 10 anni, il vescovo chiede perdono

Martedì 23 Gennaio 2018 di Simone Pierini
Don M., ti ricordi quando mi facevi dormire coi tuoi cani e ti masturbavi?", l'accusa choc di Giorgio, oggi il vescovo chiede perdono
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«Chiedo perdono per le vicende passate e per quelle che hanno ancora forti ripercussioni nel presente. Sono qui per questo». Così il vescovo di Isernia- Venafro, Camillo Cibotti, su un presunto caso di pedofilia in una parrocchia della provincia denunciato in Procura, dopo più di 10 anni dai fatti, da un ragazzo (oggi maggiorenne) che avrebbe subito abusi da un prete con la complicità di altri uomini di chiesa. Cibotti ha scritto una lunga lettera: «Le mie parole non scaturiscono in risposta al clamore mediatico, sono generate dall'amore per la giustizia e la verità».



La vicenda è emersa con forza quando una delle presunte vittime di abusi, Giorgio Babicz, che ora ha 34 anni, è uscito allo scoperto pubblicando sulla pagina Facebook "Molisespia" le foto dei preti dai quali avrebbe subito le molestie. 



“Don M., ti ricordi quando mi facevi dormire coi tuoi cani e ti masturbavi quando si avvicinavano a me? Spero che tu abbia migliorato il tuo rapporto con gli animali, oltre che coi minorenni”, scrive Giorgio, nato a Lublino in Polonia con un padre alcolizzato e violento. Proprio in Polonia iniziano i primi abusi, poi a 12 anni, dopo aver conquistato la fiducia della famiglia, il sacerdote riesce a portarlo con sé nella parrocchia di Isernia. 

"Buonanno a te don M. , che approfittasti della mia infanzia ed adolescenza,buon anno a te don R, che volevi pagarmi per far sesso con me, buon anno pure agli altri due che qui non ci sono, don G. l'esorcista che diceva che era tutto opera del demonio e a don E. che indichi la luce per questo Natale, ma non la trovasti per me".





"Don E., ricordi quando mi chiedesti se don M. mi metteva le mani addosso? Ti spiegai tutto, ma ora dici che bisogna distinguere le notizie vere da quelle false. Tu sai qual è la verità. Ce la vuoi ripetere?"

Il suo incubo peggiora. Il ragazzo è costretto a dormire con i cani, chiuso per giorni senza poter uscire. Lui però riesce a integrarsi con la vita del posto e inizia a confidarsi con altri tre sacerdoti. Ma non credeva che anche loro potessero tradirlo. Tra di loro c'era anche un presunto esorcista che inculca nella sua mente pensieri folli, sostenendo la tesi del demonio come artefice dei suoi mali.

Divenuto maggiorenne si trasferisce al Nord per fuggire da un'infanzia terribile. Lì trova la forza di affrontare il suo dramma ed esce allo scoperto. I tre preti sotto accusa non hanno mai subito alcun procedimento. La diocesi di Isernia ora ha preso in esame la vicenda, fino alla richiesta di perdono odierna. 





 
Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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