I pm, Giovanni Musarò e Ilaria Calò, hanno chiesto al gip la convalida del fermo per Roberto Spada fermato dopo l'aggressione di martedì scorso a Ostia al giornalista della trasmissione Nemo, Daniele Piervincenzi e al filmmaker Edoardo Anselmi. Presumibilmente l'interrogatorio di convalida del fermo dovrebbe tenersi domani davanti al gip Anna Maria Fattori nel carcere di Regina Coeli.
A Roberto Spada, fermato ieri dai carabinieri, vengono contestate le accuse di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso e dai futili motivi. Sul fronte delle indagini continua il lavoro degli investigatori per identificare un complice, un "guardaspalle", presente al momento dell'aggressione della troupe televisiva.
«Un soggetto che comanda e che può dare ordini all'interno del sodalizio».
L'interrogatorio di garanzia di Spada si terrà domani. L'atto istruttorio, che si terrà nel carcere di Regina Coeli alla presenza del gip Anna Maria Fattori, è fissato per la tarda mattinata. Spada è indagato per lesioni personali e violenza privata con l'aggravante dei futili motivi e del metodo mafioso. La famiglia Spada - secondo gli inquirenti - rappresenta da anni una realtà criminale emergente e al momento dominante sul territorio di Ostia. Stando ad alcuni collaboratori di giustizia, le cui dichiarazioni sono riportate nel decreto di fermo emesso dalla Dda a carico dell'indagato, Roberto Spada farebbe parte del clan e sarebbe un soggetto «che comanda e che può dare ordini». Lo stesso, sempre secondo i collaboratori, coordinerebbe «il ramo del sodalizio dedito al traffico e alla cessione di sostanze stupefacenti».
Reporter aggredito a Ostia, pm chiede convalida fermo Roberto Spada: «Soggetto che comanda e dà ordini»
Venerdì 10 Novembre 2017Così definiscono Roberto Spada alcuni collaboratori di giustizia in verbali citati nel decreto di fermo per la vicenda dell'aggressione avvenuta il 7 novembre scorso ad Ostia ai danni di un giornalista della Rai e del cameraman. Nel provvedimento di 20 pagine i pm Giovanni Musarò e Ilaria Calò ricostruiscono il contesto criminale e mafioso in cui si è consumata la vicenda.