Veneto, referendum sull'autonomia: il Governo chiede 2 milioni per le forze dell'ordine

Mercoledì 18 Ottobre 2017
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e il conto del Governo
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Due milioni di euro: a tanto ammonta "il conto" spedito dal Governo alla Regione Veneto a due giorni dall'apertura dei seggi per il referendum sull'autonomia. Nella missiva Roma elenca le spese da sosptenere per l'utilizzo della forza pubblica ai seggi. «È l'ultimo disperato tentativo di impedire ai veneti l'esercizio democratico del voto. Un motivo in più per andare a votare», commenta il governatore Luca Zaia, accogliendo «con un sorriso gandhiano e una certa assuefazione ai colpi bassi - spiega - l'ultima sorpresa proveniente da Roma».

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«A due giorni dall'apertura dei seggi, senza preavviso, ci viene persino recapitato il conto per l'ordine pubblico. Una somma che personalmente ritengo assai lautamente ripagata dal gettito fiscale che ogni anno i veneti mandano a Roma e non ritorna sui territori - insiste Zaia -. Sarebbe come se avessero presentato a Marco Pannella, maestro di democrazia diretta e di conquiste di diritti sociali, il conto per la forza pubblica per tutti i referendum che ha organizzato per dare la voce al popolo. Se è questo è il segno della leale collaborazione fra Istituzioni che ci è sempre stata garantita sui tavoli romani in più occasioni, siamo davvero alla frutta, comunque noi accettiamo tutto, a questo punto, pur di garantire al popolo veneto la libertà di esprimersi in un leale esercizio di democrazia. Siamo e vogliamo restare democratici e costituzionali, pacifici e leali anche con chi ci osteggia - conclude il Presidente del Veneto -. Perché, come diceva Gandhi: "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci"».

IL "CONTO" PRESENTATO ALLA REGIONE VENETO


PER LE REGIONALI LO STATO SPESE "SOLO" 151.625,27 EURO
La Regione Veneto contesta le cifre stimate dal Ministero dell'Interno come rimborso, da parte dell'ente, per l'utilizzo delle forze di polizia nei seggi del referendum del 22 ottobre.

Nelle elezioni regionali del 2015, puntualizza il coordinatore delle attività per il referendum sull'autonomia, Maurizio Gasparin, «l'intera gamma di attività svolte dalle Prefetture del Veneto a supporto delle attività degli uffici regionali ammontava a 151.625,27 euro mentre ad oggi, per la gestione del referendum, per un numero di attività decisamente inferiori, la cifra ammonta a 2.044.875 euro». «In tale cifra - precisa il funzionario -, il Ministero ha inserito i costi per l'ordine pubblico, costi che fino ad oggi mai erano stati contemplati e conteggiati in alcun accordo di programma con il Ministero dell'Interno».

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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