VICENZA - L'ex direttore generale della Banca Popolare di Vicenza Samuele Sorato è stato interrogato per circa sei ore oggi in Procura dai pm che stanno seguendo l'inchiesta sul tracollo dell'istituto berico, Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi. «Abbiamo dimostrato piena collaborazione - ha detto il suo avvocato difensore, Fabio Pinelli - nell'accettare di parlare prima di aver visto le carte della procura».
Un botta e risposta rispetto alle responsabilità addossate al management nel recente interrogatorio affrontato dall'ex presidente Gianni Zonin? «Non la metterei su questo piano» ha risposto il legale. Sorato è accusato nell'inchiesta di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. La linea di difesa adottata dall'ex dg finora era stata quella di sostenere che le decisioni cruciali, in particolare se dare credito e a chi darlo, se darlo per far comprare azioni della banca, erano in capo al consiglio di amministrazione e non al direttore generale, che - sostiene la difesa di Sorato - non si sarebbe occupato nemmeno dei rapporti con gli istituti di vigilanza, Banca d'Italia e Bce.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".