dal nostro inviato
RIMINI Ricomincia dal "buon governo" degli amministratori del Pd la lunga rincorsa di Matteo Renzi in vista delle urne. Sul palco del Palacongressi di Rimini sfilano sindaci e amministratori locali che raccontano problemi e successi dei loro territori. Immigrazione e giustizia sociale sono i due temi che ricorrono incrociando temi più locali che il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, mette in fila organizzando gli interventi che proseguiranno sino a domani mattina.
L'eco del ritorno di Massimo D'Alema e delle sue minacce scissioniste non arriva e non preoccupa quanto il vento dei populismi ma la voglia di rivincita, rispetto alla sconfitta referendaria, si coglie anche nelle parole degli amministratori di regioni, come l'Emilia Romagna e la Toscana, nelle quali il 4 dicembre ha vinto il Sì.
Renzi prova a rimettere insieme i tasselli, da segretario del Pd, chiamando a raccolta i territori e convocando per il 13 febbraio la segreteria del Pd.
Di data del voto non si parla quanto di alleanze e la voglia di recuperare lo spirito dell'Ulivo si coglie anche nelle parole del ministro Martina che apre all'ingresso di Pisapia e chiude la porta a listoni con partiti e partitini di centro.
Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA RIMINI Ricomincia dal "buon governo" degli amministratori del Pd la lunga rincorsa di Matteo Renzi in vista delle urne. Sul palco del Palacongressi di Rimini sfilano sindaci e amministratori locali che raccontano problemi e successi dei loro territori. Immigrazione e giustizia sociale sono i due temi che ricorrono incrociando temi più locali che il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, mette in fila organizzando gli interventi che proseguiranno sino a domani mattina.
L'eco del ritorno di Massimo D'Alema e delle sue minacce scissioniste non arriva e non preoccupa quanto il vento dei populismi ma la voglia di rivincita, rispetto alla sconfitta referendaria, si coglie anche nelle parole degli amministratori di regioni, come l'Emilia Romagna e la Toscana, nelle quali il 4 dicembre ha vinto il Sì.
Renzi prova a rimettere insieme i tasselli, da segretario del Pd, chiamando a raccolta i territori e convocando per il 13 febbraio la segreteria del Pd.
Di data del voto non si parla quanto di alleanze e la voglia di recuperare lo spirito dell'Ulivo si coglie anche nelle parole del ministro Martina che apre all'ingresso di Pisapia e chiude la porta a listoni con partiti e partitini di centro.