VOLPAGO DEL MONTELLO (TV) - «Il Piave mormora: non passa lo straniero». «Benvenuti sul Montello: sarà il vostro inferno». «Lo Stato tutela i clandestini: chi tutela donne e bambini?». Niente mezze misure negli striscioni srotolati dai mille cittadini che ieri sera hanno dato vita a una fiaccolata per le strade di Volpago del Montello, il paese scelto dalla prefettura per ospitare il terzo centro di raccolta profughi della provincia di Treviso. Hanno partecipato in molti, dai residenti del luogo agli abitanti di Oderzo e Treviso, che già stanno sperimentando gli hub vicino a casa, ai sindaci della zona, ai militanti della Lega, pronti ad applaudire il governatore Luca Zaia, che non ha voluto mancare all'appuntamento.
«Siamo in tanti - ha detto il presidente della Regione Veneto - ma dovrebbe esserci la statale Marosticana bloccata. Abbiamo il diritto di dire no. Due su tre delle persone che arrivano non sono profughi. I centri di accoglienza vanno creati in Africa». Immancabile il riferimento a «quel migrante di Lampedusa che poi ci siamo trovati a Berlino». (R.T.)
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