SAN DONA' DI PIAVE - Presentarsi improvvisamente di fronte ai propri alunni non più come un uomo, l'assistente di laboratorio di elettronica in un istituto di San Donà di Piave, ma come Cloe, con minigonna, unghie laccate e parrucca, non è stato «responsabile e corretto» e pertanto è giusto il provvedimento disciplinare che ha portato alla sospensione per tre giorni. Lo ha deciso, dopo il ricorso del prof, il presidente del tribunale del lavoro di Venezia Luigi Perina.
Il giudice ha ritenuto validi tutti i motivi della contestazione: dall'insubordinazione all'invito del dirigente a rinviare la scelta alla scarsa attenzione all'impatto sugli studenti, fino alla pretesa di farsi chiamare con un nome diverso da quello legale anagrafico.
L'affondo dell'assessore Donazzan
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