PORDENONE - «Era solo uno scherzo». I messaggi molesti inviati a Teresa Costanza attraverso un profilo Facebook anonimo sarebbero stati una goliardata. Così si sarebbe giustificata Maria Rosaria Patrone, la ventiquattrenne di Somma Vesuviana indicata come l’istigatrice del duplice delitto del palasport. Il 21 dicembre, quando è venuta a Pordenone per essere interrogata, la fidanzata di Giosuè Ruotolo si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Ultimo aggiornamento: 14:29
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