VERONA - Una svolta clamorosa e tragica nelle indagini sulla scomparsa di Federica Giacomini, in arte Ginevra Hollander, attrice 43enne di origini padovane, ex convivente del vicentino Franco Mossoni. Nelle acque del lago a Castelletto di Brenzone (Verona) si sta procedendo al recupero di una cassa che conterrebbe il corpo di Federica scomparsa il 9 febbraio scorso e che era stata cercata anche con appelli dei familiari a "Chi l'ha visto?".
La polizia ha puntato i sospetti su un 55enne bresciano, Franco Mossoni, che abitava con la donna in un appartamento della città berica e che, da febbraio 2014, è rinchiuso in ospedale psichiatrico dopo aver fatto irruzione all'ospedale San Bortolo vestito da Rambo e con un'arma giocattolo. Nel suo appartamento sono state scoperte balestre, coltelli, vestiti femminili e documenti di Federica. L'uomo ammise una relazione, ormai finita, con lei. Gli agenti hanno sequestrato anche l'auto di Mossoni, dalla quale era stato tolto il sedile del passeggero, sostituito con una sedia a sdraio.
Nei prossimi giorni verrà effettuato un attento esame scientifico alla ricerca di eventuali tracce di sangue o reperti biologici. Mossoni ha già scontato una condanna per un omicidio, in Lombardia a fine anni '70. I genitori di Federica - che era nata a Desenzano per poi trasfersi nel Padovano - vivono ora a Vigonza (Padova) e non avrebbero saputo dell'attività della figlia. Sono stati avvertiti del ritrovamento dalle forze dell'ordine.
