Puzza e proteste, blitz dell'Arma
nella cucina da campo ghanese

Sabato 24 Gennaio 2015 di Cristina Antonutti
La batteria di bidoni-forni utilizzati per cucinare
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SACILE (Pordenone) - I residenti di via Leonardo da Vinci a Sacile (Pordenone) non ne possono più degli odori nauseabondi che sempre più spesso arrivano da un campo non lontano dalla strada. Hanno chiesto alla Polizia locale di intervenire. Nulla è cambiato. Hanno segnalato il caso all’Azienda sanitaria, ma gli chef ghanesi continuano a cucinare.

Un paio di giorni fa sono intervenuti anche i carabinieri. Con i militari c’erano anche gli agenti della municipale e un ispettore sanitario. Hanno trovato quattro ghanesi che preparavano zampe di bovino, polli, interiora e pesce in assenza di condizioni igienico-sanitarie, tra fango, sporcizia e cibo lasciato a terra prima di essere cucinato.

I quattro immigrati sono autorizzati a cucinare dal proprietario del terreno e, a ridosso degli alberi che delimitano il campo, hanno allestito il loro "ristorante". Preparano quantità di cibo notevoli. Giovedì il menu prevedeva pesce, pollo, zampe di bovino, interiora (sempre di bovino) e persino un coniglio che non era stato ripulito di viscere e pelo.

Per cucinare utilizzano vecchi bidoni di olio in metallo.

Durante l’ispezione è emerso che l’acqua utilizzata per cucinare viene attinta da un vicino fosso e sistemata in fusti di plastica. Con quest’acqua le carni vengono continuamente bagnate. Secondo l’Azienda sanitaria non vi sarebbero violazioni. Anche il veterinario ha allargato le braccia: nessuna irregolarità. Gli immigrati seguirebbero semplicemente la tradizione culinaria ghanese.

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 10:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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