Legge sull'autonomia differenziata. ​Adesso la vogliono tutte le Regioni

Venerdì 29 Novembre 2019 di Alda Vanzan
Legge sull'autonomia differenziata. Adesso la vogliono tutte le Regioni
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Autonomia differenziata, adesso la vogliono (quasi) tutte le regioni. Anche del Sud. Non solo il Veneto e la Lombardia che due anni fa hanno celebrato il referendum. E non solo l'Emilia Romagna che, sia pure senza la consultazione popolare, aveva avviato un confronto con il Governo. Adesso anche regioni come la Campania e pure la Puglia sono pronte a chiedere l'applicazione dell'articolo 116 della Costituzione. E questo grazie alla legge quadro voluta dal nuovo ministro Francesco Boccia che ieri pomeriggio, in Conferenza Stato-Regioni, ha ottenuto il via libera da parte dei governatori. Il testo ha rassicurato il Mezzogiorno ed è stato accettato anche dal Nord. Il convincimento è che non ci saranno secessioni dei ricchi né cittadini di serie A e di serie. «Nessuno vuole togliere soldi a De Luca», ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia sorridendo al collega della Campania. «Non ci  provare», è stata la risposta. E la sala in via della Stamperia, sede del ministero agli Affari regionali, è esplosa in una risata.
L'ANNUNCIOA dare l'annuncio della condivisione della proposta di legge è stato Boccia: «C'è l'ok di tutte le Regioni, ora il testo va in Consiglio dei ministri». L'idea del ministro dem è di far poi approvare il testo dal Parlamento nell'ambito della legge di Bilancio: «Se vogliamo non perdere tempo e siamo tutti d'accordo, lo facciamo dentro la legge di Bilancio in maniera condivisa, questa è la mia proposta. Se lo si fa, lo si fa alla luce del sole, non è un emendamentino, è un disegno di legge già collegato alla manovra perché l'ho messo nella Nadef», cioè la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanze. E se il testo ha avuto il via libera di Veneto e Lombardia, il Sud si è sentito rassicurato dalla cornice voluta da Boccia. «Ora - ha detto il ministro - il Sud ha una cintura di sicurezza, è una riforma di tutti, non ha un colore politico, l'autonomia intesa come sussidiarietà è scolpita nella nostra Costituzione da sempre. Così avremo uno stato più snello e più forte».
IL TESTOMa il Sud non temeva di aver meno risorse se le Regioni del Nord avessero ottenuto l'autonomia? Boccia ha rassicurato: «I Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, si faranno entro 12 mesi dalla firma dell'intesa e varranno per tutti. L'allarme che si vada sulla spesa storica è falso. Si fanno i Lep e quando si parte lo si fa per le materie non Lep». Il testo consegnato ieri in Conferenza Stato-Regioni - e va precisato che era ancora una bozza - dice però al comma d) dell'articolo 1 che se i Lep non saranno fatti entro un anno, si andrà alla spesa media storica nazionale: questa, almeno, è l'interpretazione che in Veneto viene data alla seguente norma: Qualora entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di approvazione dell'intesa non siano adottati i Lep, le risorse sono assegnate sulla base delle risorse a carattere permanente iscritte nel bilancio dello stato a legislazione vigente. O è spesa storica regionale? Non è un dettaglio da poco.
L'iter, comunque, sarebbe questo. Il Consiglio dei ministri e poi il Parlamento approvano la legge quadro di Boccia. A quel punto possono partire (o riprendere) le trattative. Governo e Regione raggiungono uno schema di intesa. Il testo viene mandato alle Camere per le conseguenti deliberazioni parlamentari che devono essere assunte entro 60 giorni. Le proposte delle Camere vengono valutate da Governo e Regione ai fini della determinazione del testo definitivo dell'intesa. Se passano invano i 60 giorni, si firma comunque. Firmata l'intesa riparte l'iter dettato dalla Costituzione, serve cioè l'approvazione del Parlamento a maggioranza assoluta. È a questo punto che entro 12 mesi, con un commissario designato dal ragioniere generale dello Stato e nominato dal premier, vanno definiti i Lep. Su quante materie saranno i Lep? Zaia dice su quattro: trasporti, sociale, sanità, scuola. Boccia ha precisato che comunque i Lep varranno per tutti. E su questo c'è stato il via libera unanime.
Ma quanti hanno letto il comma d) dell'articolo 1 sulle risorse in assenza dei Lep?
Alda Vanzan

Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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