Salvare Venezia. Zaia sul Mose: «Se non funziona è la più grande tragedia della storia»

Mercoledì 27 Novembre 2019
Salvare Venezia. Zaia sul Mose: «Se non funziona è la più grande tragedia della storia»
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VENEZIA - E se per caso il Mose non funzionasse? Se l'opera tanto attesa per salvare Venezia, una volta in funzione, non riuscisse nel suo scopo? A questa domanda risponde il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ascoltato sul tema oggi alla Commissione Lavori pubblici del Senato: «Sulla carta funziona, ma rispondo per altri, perché non è un'opera mia. Se funziona - ha aggiunto - avremmo la più grande opera d'ingegneria idraulica e ambientale, che il Paese può spendersi in campo internazionale. Se funziona. E ci costerà 80-100 milioni di euro di manutenzione. Se non funziona, avremo sprecato quanto meno 5,5 miliardi e sarebbe una tragedia, forse il più grande spreco della storia mai conosciuto nella storia della comunità internazionale».

Sul Mose, ha quindi notato Zaia «ci sono storie interessanti. C'è chi si chiama fuori da questa partita e ha avuto ruoli importanti, c'è chi parla di Mose ed era nei posti giusti nei momenti giusti quando si decideva, e c'è chi accusa oggi il sottoscritto di non saper nulla. Ma io non so effettivamente nulla, non perché mi lavo le mani - ha concluso - ma perché il dato di fatto è questo». 

Sul Mose «il vero tema è capire da un lato quanto si potrà forzare il tema dell'abbassamento delle paratie, dall'altro la ricaduta che avranno sulla laguna, perché ci sarà minore marea ma anche minore ricambio d'acqua nella laguna». Lo ha evidenziato il presidente del veneto, Luca Zaia, sentito oggi sul tema alla Commissione Lavori pubblici del Senato. «Stiamo parlando - ha puntualizzato Zaia - di un progetto che non conosciamo dal punto di vista tecnico, è un progetto "di altri", lo dico come Regione ma anche come Veneto. Immagino che si dovrà fare uno studio ben calibrato per capire qual è il punto di sostenibilità, perché se è pur vero che noi dobbiamo mettere in sicurezza Venezia, e su questo non si discute, dovremo capire da che marea in su dovremo agire. Perché non è che se fermiamo del tutto il mare salviamo Venezia: se si chiude tutto - ha concluso - la laguna diventa un catino putrido».

Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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