Psicologi per sostenere gli artigiani: «Comperate qui i regali di Natale»

Giovedì 21 Novembre 2019
Psicologi per sostenere gli artigiani: «Comperate qui i regali di Natale»
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VENEZIA - Gli alberghi di Venezia, dove le disdette fioccano, chiederanno un euro di contributo ai loro ospiti per aiutare la città tanto danneggiata. E mentre la Confartigianato lagunare si organizza per offrire corsi di sostegno psicologico ai sui associati più provati, dai negozianti arriva l'invito a venire a Venezia per i regali di Natale e portare così un po' di denaro in cassa. Strategie diverse con cui Venezia sta cercando di risollevarsi dopo le acque alte eccezionali della settimana scorsa.
L'idea dell'euro da chiedere a chi soggiornerà in città è dell'Ava, l'associazione degli albergatori veneziani, che ieri ha lanciato l'allarme per le disdette che nel mese di novembre superano il 40%, ma ormai arrivano anche fino ad aprile 2020. «Gli albergatori sostengono Venezia e sono pronti a chiedere un contributo anche ai loro ospiti - ha annuncia il presidente Ava, Vittorio Bonacini - Ma a causa delle cancellazioni e del blocco delle prenotazioni un pezzo importante della città, con i 10 mila lavoratori veneziani del settore alberghiero, è in pericolo e rischia di andare in crisi. Il messaggio da lanciare è che Venezia è sicura e accogliente: i turisti possono e devono continuare a venire qui».
 
E così tra le imminenti iniziative dell'associazione ci sarà anche un'attività di formazione ed educazione per rispondere alle fake news sull'acqua alta e ai più frequenti errori che all'estero si commettono quando si parla di marea a Venezia. Quanto al contributo da chiedere agli ospiti, per tutto il 2020 gli albergatori dell'Ava aggiungeranno un euro per Venezia al conto della stanza o posizioneranno una cassettina in reception per le donazioni. Il ricavato sarà versato sul conto aperto dal Comune per far fronte ai danni della marea eccezionale.
L'AIUTO PSICOLOGICO
Altro fronte, quello dell'aiuto psicologico che sta organizzando Confartigianato Venezia. Un settore, quello dell'artigianato, particolarmente provato. Tra centro storico ed isole, l'associazione calcola che sia stato colpito il 64% dei 1.610 artigiani del territorio. «Ho visto gente piangere per quanto ha perso. In questi momenti la persona può vivere uno scoraggiamento» ha spiegato ieri Gianni De Checchi, direttore Confartigianato Venezia. Ed ecco il senso della proposta dell'associazione - nell'ambito delle iniziative Sos Impresa, attivate in seguito all'emergenza di incontri collettivi e individuali, curati da specialisti, di supporto psicologico. Un modo per sostenere i tanti artigiani feriti, anche nello spirito, dalle recenti acque alte.
SHOPPING SOLIDALE
Intanto si stanno moltiplicando in rete, via social e nei canali di comunicazione, gli inviti ad acquistare a Venezia i regali di Natale, per dare una mano a commercianti e artigiani piegati dall'acqua alta. L'invito, a nome della categoria del commercio, lo fa Confesercenti. La presidente veneziana Cristina Giussani, lancia un appello a cittadini e turisti: «Trasformiamo la solidarietà in acquisti di Natale nei negozi della città, un aiuto concreto che potrà contribuire fattivamente a rialzarci. Grazie all'aiuto che stiamo ricevendo e alla capacità di rimboccarsi le maniche di quanti hanno attività economiche e commerciali a Venezia, stiamo riaprendo i nostri negozi, dunque quest'anno con una motivazione ancora più forte, lasciamo perdere i black friday on line e i grandi ipermercati, ma rechiamoci nelle numerose botteghe e librerie della città a fare i regali».
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Ultimo aggiornamento: 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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