Parnasi, cena con Salvini per finanziare la Lega: «Meglio iban o contanti?»

Giovedì 21 Novembre 2019 di Giuseppe Scarpa
Parnasi, cena con Salvini per finanziare la Lega: «Meglio iban o contanti?»
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ROMA «Un fondo immobiliare per i tuoi progetti. Se ti può interessare posso sondare un paio di famiglie emiratine con cui lavoro per investire. Pensaci e in caso mi muovo volentieri». È così che il tesoriere del Carroccio Giulio Centemero dava consigli all’imprenditore Luca Parnasi su una chat Telegram nel dicembre 2017 e la data coincide con l’organizzazione di una cena nell’appartamento di Parnasi ai Parioli. 

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All’incontro era prevista anche la partecipazione del leader della Lega Matteo Salvini e di uno dei suoi uomini più fidati, Giancarlo Giorgetti. Sono altri dettagli sui rapporti tra il costruttore romano e la politica che emergono dagli atti dell’inchiesta che vede il costruttore indagato per finanziamento illecito alla Lega e al Pd, rispettivamente attraverso l’associazione “Più voci”, riconducibile al Carroccio, ed alla fondazione Eyu, collegata ai dem. Con lui rischiano il processo Centemero e l’ex tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, oggi in Italia Viva. 

LE CONVERSAZIONI
È dal telefono di Parnasi che emergono altri dettagli sui 250 mila euro trasferiti dalla società Pentapigna a “Più voci”. Il riferimento ai bonifici è chiaro in una conversazione tra Parnasi e Andrea Manzoni, commercialista e referente dell’associazione “Più voci” e di Radio Padania.

Il 25 novembre del 2015 via Telegram: «Ciao, Luca, sono Andrea Manzoni (Associazione Più Voci) appena fai il bonifico del contributo, mi puoi avvisare? Così provvedo all’emissione della ricevuta (con inclusa privacy). Grazie mille scusami se ti ho disturbato». E Parnasi replica: «Ciao Andrea credo parta lunedì. Entro fine mese come promesso. Il bonifico da 125 parte dalla società immobiliare Pentapigna». Cinque giorni dopo il costruttore romano invia un altro messaggio a Manzoni: «Ciao Andrea, mi mandi i dati dell’associazione “Più Voci”, mi serve l’Iban». 
I pubblici ministeri Barbara Zuin e Luigia Spinelli hanno verificato che l’ordine parte in effetti il lunedì successivo, ossia il primo dicembre. Ne seguirà un altro, per la stessa somma il 12 febbraio 2016.

La cena al quartiere Parioli di Roma a casa di Parnasi. E gli atti confermano quanto già emerso nella fase istruttoria: il costruttore romano era pronto a fare un nuovo finanziamento al Carroccio. Ne parla direttamente con Centemero, con il quale prende appuntamento per l’incontro e contemporaneamente torna a chiedere i dati bancari. 

L’INCONTRO
All’incontro è prevista anche la presenza del leader della Lega Matteo Salvini e di uno dei suoi uomini più fidati, ovvero Giancarlo Giorgetti Così scrive Parnasi: «Confermato cena il 19. Direi ore 20:30 in Piazza… 9, interno 9 ok?» Centemero: «Perfetto (…) Viene anche Giancarlo ok? (…) Per Iban et similia facciamo de visu o vuoi tutto in anticipo?». Parnasi: «Okay io sono a Milano oggi e domani se vuoi ci incontriamo». Centemero: «Oggi tra un’ora sono in centro a Milano, domani sono abbastanza flessibile tutto il giorno». «Alle 23 da te».

I DETTAGLI
In un’altra conversazione si parla più nel dettaglio dell’incontro conviviale nella casa di Parnasi. Dice Centemero: «Ciao Luca se non è un problema domani oltre a Giancarlo, Matteo e me ci sarebbe anche il ragazzo che segue Matteo nella campagna elettorale (…) Alle 20:30 siamo da te. È ok se c’è anche il ragazzo (Andrea) che segue Matteo in campagna? Scusami davvero l’agenda di Salvini è sempre in divenire». Parnasi: «Ok».
Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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