Sardine, la mobilitazione dilaga da Roma a Milano: «Altre 40 piazze sono già pronte»

Martedì 19 Novembre 2019
Sardine, continua la mobilitazione da Rimini a Firenze e Milano. Salvini: «Mi piacciono, andrò a stringere la mano»
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Accelera di continuo il movimento delle "sardine" che dopo Bologna e Modena si mobilita anche a Reggio Emilia con un flash mob dal titolo "Non si Lega" in programma per sabato nonostante non sia prevista una visita elettorale di Matteo Salvini. Nella città emiliana il leader del Carroccio ha già fatto tappa il 9 novembre scorso. L'appuntamento è per il 23 novembre alle 18.30 in Piazza Prampolini, davanti al Municipio, cuore del centro storico reggiano.

Un altro successo, insomma per i quattro ragazzi che  a Bologna nei giorni scorsi hanno chiamato a raccolta in piazza Maggiore 12mila persone nel nome delle "sardine": adesso la loro iniziativa è davvero conosciuta.

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Dopo la vasta partecipazione alla manifestazione bis di Modena, iniziative analoghe si stanno autorganizzando in molte parti d'Italia, da Reggio Emilia a Roma, da Sorrento a Bari. Ci sono circa 40 piazze, dicono i promotori, che si stanno preparando.

Una crescita rapida e impetuosa: la pagina Facebook aperta nei giorni scorsi conta 45mila adesioni e nelle varie città si moltiplicano gruppi locali. Anche con qualche inevitabile contraccolpo organizzativo: a Roma, ad esempio, un gruppo che si raduna sulla pagina Facebook chiamata «Sardine romane all'arrembaggio» sta infatti organizzando un flash mob per sabato, in piazza Testaccio, ma contemporaneamente anche il gruppo «Sardine di Roma» si sta muovendo per una grande manifestazione da organizzare a dicembre: probabilmente il 21, anche se la data non sembra ancora definitiva.

Loro non vogliono sentirsi definire anti-politici, ma anzi invitano le piazze a stare vicine ai rappresentanti delle varie forze di sinistra. E il segretario del Pd Nicola Zingaretti cavalca l'onda e non perde occasione per applaudirli. Se arrivano i sostenitori (fra loro, a Modena, il pallavolista della nazionale Ivan Zaytsev), però non mancano i detrattori, in mezzo a un tourbillon politico-mediatico che gli organizzatori non erano preparati ad affrontare.

«I 4 promotori - scrivono su Facebook - sono diffamati ogni giorno da alcuni organi di stampa e televisioni che fanno da cornice perfetta all'avanzata della destra populista» e «tutti i profili Facebook degli organizzatori delle piazze sono sotto assedio».

Tuttavia le sardine si godono il successo e invitano a non fermarsi. E ricordano che «le piazze fanno paura. Perché sono piene di gente. Perché sono libere. Perché hanno rovinato il tappeto rosso che la Lega si era steso in Emilia-Romagna. Ma questo è un bene, perché vuol dire che la società civile si è risvegliata dal torpore e che non si piega».

L'iniziativa è nata per contrastare la campagna elettorale di Salvini in Emilia-Romagna, e autoconvocazioni e flash mob faranno da contraltare alle sue prossime tappe, da Reggio Emilia a Rimini.

«Mi piacciono questi ragazzi - ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini - danno valore e importanza a ogni mia presenza. Nelle prossime occasioni mi propongo di andarli a salutare e ringraziare perché sono un valore aggiunto. Alle sardine preferisco i gattini, se le mangiano quando hanno fame...».

 


Nuova manifestazione convocata dalle sardine in Emilia-Romagna: l'appuntamento è per domenica alle 17 alla Vecchia Pescheria a Rimini. L'evento sarà in contemporanea con la visita in città del leader della Lega che - si legge nella convocazione su Facebook - «insieme alla sua candidata ombra inaugurerà la nuova sede della Lega a Rimini, facendo passare il messaggio che la Romagna è ormai presa». Il titolo dell'evento è 'Rimini non abbocca (Pesce palla in arrivo)'. E Matteo Salvini, azzarda che, quasi quasi, «in piazza con loro ci vado anche io». «Mi piacciono questi ragazzi, danno valore e importanza ad ogni mia presenza.
Nelle prossime occasioni mi propongo di andarli a salutare e ringraziare perché sono un valore aggiunto»: così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha risposto ad una domanda sul 'popolo delle sardinè a margine di una conferenza stampa a Terni. «La partecipazione - ha aggiunto - è sempre bella e se ad ogni mia presenza corrisponde una manifestazione contro, vuol dire che ogni mia presenza non passerà inosservata. Andrò piazza per piazza a dargli la mano, non vedo l'ora».





Dopo Bologna tocca anche a Genova: via all'appuntamento su Facebook con un gruppo - 'Sardine di Genovà - che in poche ore ha già raccolto 2445 partecipanti e 8233 persone interessate. La mobilitazione nella città della Lanterna sarà per il prossimo 28 novembre, in piazza De Ferrari, nel cuore del capoluogo ligure.


«Nessuno può intestarsi le piazze delle sardine di Modena, di Bologna, sono piazze straordinarie che dicono cosa rappresenta la sinistra in Italia. Chi pensa di distruggerla o che combattendo un partito possa impossessarsi di uno spazio politico, non ha capito nulla. Uscirà sempre l'anima di sinistra, in quelle piazze si è ritrovata tutta la gente che ha una idea alternativa di Italia rispetto a Salvini e ai nazionalisti»Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, in diretta ad Agorà su Rai3.

Una data ancora non c'è ma anche a Torino sono in corso prove di organizzazione del movimento spontaneo delle sardine che secondo post che rimbalzano sui social sotto la Mole dovrebbe aver raccolto già 24mila e 300 adesioni. Per ora sulla pagina di uno degli amministratori torinesi compare la scritta 'Partiamo da qui!' con il logo della Mole e lo slogan 'Torino si slegà pronunciato da una decina di sardine accompagnato dalle scritte 'Flash mob' e 'data da definirsì.


A Milano invece le locali "sardine" scenderanno in piazza il primo dicembre. È questa la data per il battesimo ufficiale delle sardine milanesi che organizzano una manifestazione di protesta: alle 17 in piazza Duomo. Sulla pagina Facebook « Sardine a Milano» ci si chiede se esista una sinistra subacquea. «Le piazze di Bologna e Modena -scrivono gli organizzatori- sembrerebbero dire di si, sembrerebbero dire che esiste quel senso comune, una volta identificativo della sinistra, che permea e crea la società. Una coscienza collettiva ben radicata che non si identifica in un partito, o meglio che in parte probabilmente si identifica nei tanti partiti che costituiscono il variegato e frazionato mondo della sinistra, che esercita sistematicamente e quotidianamente quei valori progressisti legati all'idea di giustizia sociale che sono contenuti nella nostra Costituzione».


 

Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 01:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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