Padova. ​Via libera alla strada per il nuovo ospedale

Martedì 19 Novembre 2019 di Mauro Giacon
Padova. Via libera alla strada per il nuovo ospedale
PADOVA - Alla fine la data storica è uscita. Dopo appena vent'anni dal primo progetto, sabato 30 novembre sarà aperto al traffico l'ultimo tratto dell'Arco di Giano, la mitica strada che collegherà la parte est della città a quella ovest. L'annuncio è stato dato ieri dall'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi a margine dell'apertura delle due bretelle di collegamento fra il cavalcavia Maroncelli e via Friburgo. Fino ad oggi mancava l'ultimo tassello, quel tratto di strada che dal rinnovato Maroncelli arriva fino alla statale 308, attraversando i 52 ettari di terreno dove nascerà il nuovo ospedale. Per questo l'apertura avrà una valenza doppia.
 
MICALIZZI«Sarà una delle strade di collegamento al nuovo polo della salute - dice Micalizzi - ma consentirà anche ai padovani che arrivano dall'autostrada a Padova est o che si trovano sulla statale 308 in direzione della zona industriale di tagliare fuori tutta la zona del cavalcavia S. Marco e della Stanga per raggiungere la fiera e il centro».
Eh sì, perché uscendo dalla nuova bretella del Maroncelli su via Friburgo, verrà facile imboccare il cavalcavia Grassi-Plebiscito. Si potrà entrare in via Avanzo e da lì raggiungere ad esempio la Fiera tramite il nuovo ponte o usare il nuovo cavalcavia Camerini per l'ingresso all'Arcella o proseguire verso Padova ovest incrociando il Sarpi Dalmazia per chi vuole andare sulla dorsale ovest della città. Finendo nella zona dell'Euganeo a Padova ovest.
LA STORIAAlla fine è costato 50 milioni in gran parte dovuti ai nuovi ponti. Il primo via al progetto lo diede il consiglio comunale del 27 aprile 1999, mentre tutto quello che è stato costruito finora è frutto di un protocollo d'intesa sottoscritto il 23 ottobre del 2000 fra il ministero dei Lavori pubblici, il Comune e la Regione chiamato Prusst-Arco di Giano ovvero Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio.
Giano bifronte, poteva guardare al futuro come al passato. E chi ha chiamato Arco Di Giano la direttrice che da Padova est dovrebbe arrivare a Padova ovest, evitando al traffico di attraversare il centro, forse lo aveva già intuito. Dunque a distanza di 20 anni è nato il cavalcavia Sarpi-Dalmazia, è stato fatto il ponte della Fiera, è stato costruito il nuovo ingresso all'Arcella dal cavalcavia Camerini-Guicciardini, ci sono le due nuove rotatorie a Padova est, in particolare quella tra via S. Marco e via Einaudi. 
IL PROBLEMAMancava il chilometro e mezzo più difficile. Fino a 5 anni fa si pensava di arrivare fino alla rotatoria Grassi-Plebiscito con un cavalcavia. Il problema era infatti il superamento dei binari. Costo 20 milioni. Troppo. Poi è arrivata questa alternativa che ha previsto di spezzare l'impalcato sul Maroncelli, raddrizzare il cavalcavia e dotarlo di due rampe di collegamento con via Friburgo.
IL NODO IRRISOLTOResta ancora un ultimo nodo da sciogliere legato all'ingresso all'area dell'ospedale da via S. Marco-via Friburgo. L'ex sindaco Bitonci aveva risolto il problema dell'incrocio semaforico tra via Friburgo, via Venezia e via S. Marco interrotte dai binari per l'interporto, con uno svincolo che da via Friburgo salisse sul cavalcavia S. Marco in direzione Padova est. Dopo le proteste dei residenti l'assessore Micalizzi l'ha stoppato. Ora il passaggio a livello è stato chiuso e si attende la soluzione alternativa.
Mauro Giacon
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