Lattebusche, addio a Donazzolo, per 30 anni presidente della cooperativa

Lunedì 18 Novembre 2019
Francesco Saverio Donazzolo
PEDAVENA - Se n'è andato ieri all'età di 86 anni Francesco Saverio Donazzolo, per oltre trent'anni presidente della cooperativa Lattebusche. Imprenditore agricolo di Pedavena, con un carattere a tratti aspro e spigoloso, ha saputo in tanti anni difendere l'agricoltura di montagna e gli allevatori del territorio. Francesco Saverio Donazzolo, classe 1933, era un imprenditore agricolo vecchio stampo. Un agricoltore di quelli veri, che ha saputo sviluppare la sua azienda di Pedavena e portarla ad alti livelli, difendendo però nel contempo anche gli allevatori dell'intera provincia. Proprio per la sua passione per il territorio e l'agricoltura, Donazzolo è stato per oltre trent'anni presidente della cooperativa Lattebusche.
 

Terzo in ordine di successione dalla nascita della cooperativa (lo hanno preceduto Turrin e Canova), è stato però il primo presidente che faceva anche l'agricoltore.
Dopo aver mollato la poltrona di presidente ha però continuato a rimanere vicino alla cooperativa, interessandosi del suo futuro. Ormai da qualche tempo malato, si è spento nel tardo pomeriggio di ieri lasciando nello sconforto la famiglia ma anche l'intera comunità di Pedavena e la cooperativa di Busche tutta. Donazzolo lascia in particolare i tre figli, Diego, Cristina e Fabiola. Diego ha raccolto le redini del padre portando avanti l'azienda agricola e combattendo anch'egli a difesa del territorio montano mentre le figlie hanno preso strade professionali diverse. IL RICORDO A tracciare un ricordo dell'ex presidente è il direttore della cooperativa Lattebusche Antonio Bortoli. «Ho un grande dispiacere perché ho lavorato per trent'anni insieme a lui, nel rapporto diretto che ha un presidente con il direttore racconta -. Se siamo riusciti a lavorare per così tanti anni fianco a fianco è evidente che è perché avevamo un rapporto di estrema fiducia reciproca». Un presidente che ha saputo far crescere la cooperativa. «È stata una grande persona per il mondo agricolo bellunese prosegue Bortoli -. Oltre ad essere un agricoltore vero, aveva anche l'intelligenza per cogliere possibili sviluppi aziendali; è stato il bellunese che ha capito per primo che chiudersi all'interno della nostra provincia sarebbe stata la fine per l'agricoltura. Insieme a lui abbiamo quindi fatto le più grosse incorporazioni, da Chioggia a Sandrigo, portando quindi la Lattebusche dal locale al provinciale e poi al regionale». Una perdita per la cooperativa ma anche per l'intera comunità di Pedavena. «Ci uniamo al dolore della famiglia per la perdita di una persona che si è impegnata molto per Pedavena e per tutto il territorio bellunese», ha ricordato il sindaco di Pedavena Nicola Castellaz. Si conoscerà nella giornata di oggi la data dei funerali. Eleonora Scarton
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