Reddito, è caccia aperta ai furbi: al setaccio chi riceve benefici

Domenica 17 Novembre 2019 di Guido Fraccon
Reddito, è caccia aperta ai furbi: al setaccio chi riceve benefici
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Il Comune di Adria scende in campo contro i furbetti del reddito di cittadinanza, attraverso controlli a campione coordinati. La giunta Barbierato ha dato il via libera agli uffici per attivare, a livello locale, il piano di controlli sui 193 adriesi percettori del reddito.
I controlli si dividono in ordinari e straordinari. Palazzo Tassoni sceglierà a campione il 5 per cento delle famiglie beneficiarie. L'indagine dell'amministrazione comunale si affiancherà a quelle degli altri enti.
Le ispezioni saranno attuate attraverso la piattaforma Gepi, il sistema messo a punto dal Ministero del Lavoro per la gestione dei Patti per l'inclusione sociale.
REDDITO ISEE
Il Comune verificherà da un lato la corrispondenza dei dati sulla residenza e dall'altro l'Isee.
La composizione del nucleo familiare e il reddito sono infatti due dei requisiti base del reddito di cittadinanza. I controlli ordinari, dunque, si focalizzeranno sulla corrispondenza di fatto rispetto a quanto dichiarato per quanto riguarda composizione del nucleo familiare e indirizzo di residenza e reperibilità.
Il decreto attuativo del Reddito di Cittadinanza prevede come condizione essenziale che i beneficiari abbiano la residenza in Italia da almeno 10 anni.
Altro elemento oggetto di accertamento riguarderà la composizione del nucleo familiare. I controlli che effettueranno gli Uffici di Palazzo Tassoni inoltre, saranno anche di tipo anagrafico, allo scopo di verificare se, tenuto conto del complessivo reddito Isee familiare, il beneficiario ha o meno, diritto al sussidio ed, eventualmente, in che misura.
CONTROLLI INCROCIATI
I controlli ordinari e straordinari del Comune si andranno ad aggiungere a quelli già posti in essere dall'Agenzia delle entrate, Ispettorato nazionale del lavoro, Guardia di Finanza e altre autorità di controllo. L'Inps è competente per le verifiche preventive mentre l'Ispettorato del Lavoro si occupa della verifica del lavoro in nero. Già in numerose località d'Italia erano state scovate domande di ammissione al reddito di cittadinanza avanzate da persone che risultano defunte nei registri anagrafici comunali e da altre che non sono residenti.
Secondo gli ultimi dati provinciali, in Polesine i beneficiari sono 2.285. Il maggior numero a Rovigo, 667. A seguire Adria con 193. Poi Porto Viro 137, Badia Polesine 105, Occhiobello 99, Lendinara 92, Taglio di Po 70, Porto Tolle 58, Castelmassa 54, Rosolina 51, Trecenta 47, Ariano e Villadose 42. I numeri più bassi a Calto 8, Villamarzana e Guarda Veneta 7, Frassinelle 5 e Gaiba e Pettorazza 4.
 
Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 17:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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