Mafia, 50 arresti tra Puglia, Basilicata e Lazio: blitz contro il clan D'Abramo-Sforza, risolto un caso di lupara bianca

Venerdì 15 Novembre 2019
Mafia, 50 arresti tra Puglia, Basilicata e Lazio. Il blitz contro il clan D'Abramo-Sforza
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Oltre 50 arresti per mafia tra Puglia, Basilicata e Lazio. Li hanno eseguiti i carabinieri. Il blitz è scattato ad Altamura (Bari), Foggia, Cerignola (Foggia), Matera, Lecce e Roma. Le ordinanze di custodia vengono notificate a presunti capi e affiliati del clan D'Abramo-Sforza di Altamura (Bari) ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso armata, detenzione e porto di armi anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d'asta.

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L'operazione è eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, supportati dai reparti speciali «Cacciatori di Puglia», Nucleo Cinofili e VI Elinucleo Cc di Bari. Le misure restrittive sono state emesse dal gip di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito di attività d'indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari. 

Le indagini dei carabinieri hanno documentato summit mafiosi anche durante matrimoni tra il gruppo criminale di Altamura facente capo a Michele D'Abramo e Giovanni Sforza e il clan Parisi di Bari, dai quali i murgiani si rifornivano di droga. I Carabinieri hanno eseguito 49 arresti in carcere, 5 ai domiciliari, 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

L'inchiesta, coordinata dai pm della Dda di Bari Renato Nitti e Marco D'Agostino, ha accertato responsabilità del clan murgiano in un episodio di lupara bianca, l'omicidio di Angelo Popolizio, scomparso il 7 agosto 2014 e il cui cadavere non è mai stato ritrovato, due tentati omicidi ai danni dei boss rivali Nicola e Mario Dambrosio, coinvolgimento del gruppo criminale nelle aste giudiziarie per l'acquisizione di immobili.

Agli atti dell'indagine ci sono le dichiarazioni di sette collaboratori di giustizia, intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e l'esito delle perquisizioni. Contestualmente agli arresti è stato eseguito il sequestro di quattro immobili, un esercizio commerciale del valore complessivo di oltre due milioni di euro, due autovetture di grossa cilindrata, tre box e un fondo agricolo, due locali commerciali oltre a denaro contante, droga e armi rinvenuti durante le perquisizioni.

Le indagini dei carabinieri che hanno portato oggi alla esecuzione di 58 misure cautelari per associazione mafiosa, traffico di droga, estorsioni a imprenditori, turbativa d'asta, hanno documentato summit mafiosi anche durante matrimoni tra il gruppo criminale di Altamura facente capo a Michele D'Abramo e Giovanni Sforza e il clan Parisi di Bari, dai quali i murgiani si rifornivano di droga. I Carabinieri hanno eseguito 49 arresti in carcere, 5 ai domiciliari, 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. L'inchiesta, coordinata dai pm della Dda di Bari Renato Nitti e Marco D'Agostino, ha accertato responsabilità del clan murgiano in un episodio di lupara bianca, l'omicidio di Angelo Popolizio, scomparso il 7 agosto 2014 e il cui cadavere non è mai stato ritrovato, due tentati omicidi ai danni dei boss rivali Nicola e Mario Dambrosio, coinvolgimento del gruppo criminale nelle aste giudiziarie per l'acquisizione di immobili.

Agli atti dell'indagine ci sono le dichiarazioni di sette collaboratori di giustizia, intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e l'esito delle perquisizioni.

Contestualmente agli arresti è stato eseguito il sequestro di quattro immobili, un esercizio commerciale del valore complessivo di oltre due milioni di euro, due autovetture di grossa cilindrata, tre box e un fondo agricolo, due locali commerciali oltre a denaro contante, droga e armi rinvenuti durante le perquisizioni.

Ultimo aggiornamento: 14:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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