Ex Ilva e scudo penale
Di Maio lancia ultimatum ai suoi:
chi rema contro può andarsene

Giovedì 14 Novembre 2019
Ex Ilva e scudo penale Di Maio lancia ultimatum ai suoi: chi rema contro può andarsene
ROMA “L'Italia sta vivendo ore drammatiche, Venezia sta vivendo ore drammatiche. Famiglie, imprese, aziende travolte. Questo è il momento di stare vicino ai veneti, ma non possiamo far finta di non vedere che qualcuno ha delle colpe e chi ce le ha deve pagare. Non possono essere sempre i cittadini a pagare il conto degli errori politici”, scrive Luigi Di Maio in un post sui social.

“Promuovi opere pubbliche come il Mose, nate già vecchie e infarcite di tangenti e corruzione? Questo è l'effetto. Un'opera fermata dalla magistratura per indagini su indagini e che ora, benché non sia la migliore soluzione possibile, va terminata al più presto per proteggere Venezia subito. Se Venezia non ha, nel 2019, nemmeno un minimo di protezione, la responsabilità è di quella classe politica che si è permessa di lucrare e speculare. Questa è la verità e la dobbiamo dire”. 

“Le scelte - continua il leader grillino - del passato ritornano, i nodi vengono al pettine prima o poi”.

“L'Ilva ne è un altro esempio. Gli ex proprietari, i Riva, hanno finanziato le campagne elettorali di partiti da destra a sinistra, e ne hanno ottenuto in cambio decreti Salva Ilva come se piovesse, sempre rigorosamente fregandosene dell'ambiente e della salute dei cittadini di Taranto. Come Movimento eravamo riusciti a garantire tutti i posti di lavoro e avevamo ottenuto un piano ambientale rigoroso, grazie al quale sono stati già coperti in gran parte i parchi di polveri di ferro che ammantano la città di rosso. Ovviamente questa non è la soluzione definitiva, ma era quell'inizio di percorso che non era mai stato nemmeno ipotizzato e che ora rischia di saltare. Noi non lo permetteremo”.

“Ora - continua il ministro degli Esteri - è il momento di riconoscere le lezioni che la storia presenta a questo modo di fare politica, ed è per questo che è così importante. 

Ma in tutto ciò, in un momento difficile per tutti e per il Paese, vedo che c’è qualcuno più interessato ad alzare polemiche inutili sul Movimento, qualcuno che presta il fianco a una stampa che ci ha sempre disprezzato, che lo fa rincorrendo il suo ego, la propria visibilità, disinteressandosi di tutto quel che sta accadendo intorno a noi. 

Lo dico chiaramente: qui nel Movimento 5 stelle si lavora per cambiare il Paese. Chi è interessato a fare il gioco degli altri e del sistema può accomodarsi in un partito. Il Movimento è un’altra cosa, il Movimento si occupa dei problemi delle persone, il Movimento è quella forza politica - lo ricordo per chi non l'avesse ancora capito - che taglia le poltrone in parlamento, che non prende tangenti sulle opere pubbliche e che quando fa una scelta di politica economica, la fa pensando all'ambiernte e alla salute di tutti noi. Tutto questo si ottiene lavorando ogni giorno a testa bassa, non alimentando retroscena su qualche giornale compiacente. 
Per carità, l’ego umano lo conosciamo, e quando il Movimento è nato sapevamo bene che sarebbe potuto succedere che qualcuno di noi pensasse più ai suoi interessi che a quelli del Paese. Era una cosa prevedibile, nessuno si stupisce. Bene, chi di fronte alle vittime di Venezia e al dramma dell’Ilva preferisce guardarsi gli affari suoi, conosce la strada. Il movimento non lo piangerà. 

Qui si pensa al Paese, qui nel M5S siamo portavoce dei cittadini e di nessun altro. Auguro buon lavoro ai parlamentari che si stanno occupando della moratoria sui mutui per imprenditori e famiglie di Venezia e della legge di bilancio. Ringrazio il ministro Patuanelli per l’impegno e la professionalità che sta impiegando per l’Ilva e la città di Taranto. Noi siamo questo, noi combattiamo il sistema per il Paese. Non il contrario”, conclude Di Maio.

 
Ultimo aggiornamento: 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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