Gaza, la tregua è debole: 5 razzi della Jihad verso Israele

Giovedì 14 Novembre 2019
Soldati israeliani con i resti di un razzo sparato dalla Striscia
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Una tregua debole, quella siglata in queste ore da Israele e palestinesi, che potrebbe anche non reggere: la mediazione dell'Egitto, per ora, ha portato ad una frenata dell'escalation, partita nei giorni scorsi dopo l'uccisione di uno dei capi della Jihad Islamica Palestinese, Abhu al Ata, "eliminato" durante un blitz dell'esercito e dello Shin Bet.  Ma a metà mattinata, secondo quato riferito da Gerusalemme, dalla Striscia sarebbero comunque partiti cinque razzi, due dei quali intercettati dall'Iron Dome. Secondo fonti mediche, l'attacco non avrebbe provocato feriti.

LA RIMOZIONE DELLE RESTRIZIONI
All'inizio della mattina, dopo la conferma del cessate il fuoco anche da parte della Jihad Islamica, l'esercito israeliano aveva rimosso tutte le restrizioni sulla sicurezza, ad eccezione dell'area al confine con la Striscia di Gaza. Dopo consultazioni con i ministri e le autorità locali, erano state riaperte scuole e luoghi di lavoro. 
Intanto, secondo fonti mediche palestinesi, è salito a 34 il numero delle vittime negli attacchi israeliani di questi giorni
seguiti al lancio di razzi sullo Stato ebraico. Lo ha detto, citato dall'agenzia Wafa, il ministero della sanità di Gaza
secondo cui il numero dei feriti è invece di 113.

Ultimo aggiornamento: 13:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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