Ladri acrobati rompono la porta a picconate

Venerdì 15 Novembre 2019 di Olivia Bonetti
Per il colpo i banditi hanno usato un piccone
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 Ladri acrobati e senza scrupoli martedì sera a Castion. I malviventi “armati” di piccone hanno sfondato la porta finestra di una casa e sono entrati a caccia di oro e soldi. Hanno colpito in due case adiacenti, fuggendo poi, forse perché disturbati. A dare l’allarme intorno alle 20 Antonio De Bona, un residente che si è “salvato” dal vedersi svaligiare la casa forse perché è rientrato appena in tempo alla casa di via San Cipriano. Sul posto è arrivata la polizia con gli agenti della Scientifica, che hanno effettuato i rilievi e cercato eventuali tracce lasciate dai responsabili. Nella casa adiacente, i malviventi erano riusciti a agire indisturbati. Dopo essersi arrampicati dal terrazzino di sotto, come testimoniano le impronte delle scarpe lasciate sul muro, hanno aperto a colpi di piccone la porta finestra dell’appartamento al primo piano. Hanno rubato monili e oggetti di valore, fuggendo poi prima dell’arrivo dei proprietari, una famiglia con bambini, che sono rincasati verso le 21.30. 
 
LA TESTIMONIANZA
«L’inquilino del piano di sotto -racconta la proprietaria dell’appartamento svaligiato - ha udito dei passi che provenivano dal nostro appartamento, nella prima serata. Non ci ha fatto caso, convinti che fossimo noi, ma in realtà erano i ladri che stavano mettendo tutto a soqquadro per cercare soldi o oro. Li hanno trovati, non cose di grosso valore. Dopo pochi minuti è arrivato mio marito, alle 21.37 per l’esattezza». «Da noi sono venuti intorno alle 19 - racconta il vicino Antonio De Bona, che ha chiamato la polizia alle 20 -. Non ci hanno rubato nulla perché io ero sopra e forse hanno visto la luce delle scale che ho acceso quando sono uscito e sono fuggiti. Ma hanno sfondato la porta e fatto parecchi danni». «Io ero tranquilla - dice l’altra residente - pensavo che i ladri andassero dove ci sono macchine di lusso o dove vedono ci possano essere possibilità di rubare. Invece no. Siamo tutti a rischio. Ma dico: ci vuole anche coraggio entrare in casa». E coraggio ne devono aver avuto tanto i ladri: dall’orario del primo furto incrociato con quello dei passi uditi nel secondo furto si potrebbe ipotizzare che i malviventi abbiano atteso sul retro della abitazioni anche all’arrivo della polizia.
LE INDAGINI
Gli agenti della Questura al loro arrivo hanno trovato un piccone, che è stato posto sotto sequestro e servirà per gli accertamenti sul caso.

Uno strumento che i malviventi si erano portati “da casa” per fare i furti e che poi hanno abbandonato, forse perché disturbati nel loro lavoro. Quello di martedì è l’ennesima intrusione in questi giorni avvenuta in città, dove però era stato colpito in particolare Cavarzano. Furono due infatti le case prese di mira in via Andrea Di Foro, ma in questo caso i furti si conclusero senza bottino per i ladri. I proprietari non erano in casa e al loro rientro hanno trovato i danneggiamenti a infissi e porte. Nello scorso fine settimana invece i malviventi andarono in via Pietriboni.

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