Mamma sfida i ladri in casa:
«Dovevo difendere i miei bambini»

Mercoledì 13 Novembre 2019 di Lina Paronetto
Elsa Segato
MASERADA - Rumori da una delle stanze al piano di sopra, la figlia si affaccia e si trova faccia a faccia con due ladri: d'istinto chiude la porta, in casa ci sono i bambini, ha paura che i ladri sgattaiolino nel corridoio per guadagnarsi la fuga. «Ho tenuto la maniglia con tutta la mia forza», quella di una mamma disperata. E così i due malviventi scappano da dove sono entrati, la finestra che dà sul tetto del garage. Il drammatico racconto è di una delle figlie dei Piaser, che vivono in via Matteotti, nell'area della golena. Qui e in vicolo Ronchi, lunedì sera, i ladri hanno compiuto una vera e propria scorribanda, passando da una casa all'altra. I Piaser avevano da poco finito di cenare quando hanno sentito botto da una delle camere: «Forzando l'infisso, su cui sono ancora ben visibili le impronte di fango, lo hanno fatto sbattere contro un armadio che, essendo vuoto, ha creato un rimbombo racconta la padrona di casa, Elsa Segato, che ieri mattina si è presentata a sporgere denuncia ai Carabinieri . Li abbiamo visti, erano in due, col berretto in testa». I due sono scappati, ma il trambusto, la paura sono stati grandi: «È brutto, è una cosa terribile trovarsi persone in casa precisa Elsa un luogo in cui si dovrebbe poter stare tranquilli. E invece non si possono vivere bene neanche gli anni della vecchiaia». E rivolta alle autorità aggiunge: «Fate qualcosa quando li prendete, fate qualcosa, non si può vivere così».
A MANI VUOTE Da casa Piaser i ladri, scoperti, non hanno rubato nulla. «È la seconda volta che vengono. Gli ori che avevo me li avevano già rubati anni fa». Un colpo, quello di lunedì, preceduto da un fatto che ora, alla famiglia, risulta sospetto: il venerdì è morto improvvisamente, senza dare avvisaglie, il cagnolino di casa. «Era venuto il veterinario a vaccinarlo, in settimana, e stava bene. Di lì a tre giorni, l'ho trovato morto. Avvelenamento? Non ne ho la certezza, ma il sospetto c'è». In fuga da casa Piaser i ladri, non contenti, hanno scavalcato la recinzione della casa di fronte, dove abita la sorella di Elsa. A provarlo la rete piegata. E si sono intrufolati, dal retro, nella proprietà degli Amadio, che abitano in vicolo Ronchi. In casa non c'era nessuno, a parte la cagnolina Lola. Hanno trovato una scala e sono saliti sul terrazzino, hanno forzato una finestra e sono entrati nelle stanze da letto, facendo il solito disastro, ben noto alle vittime di furti. Cassetti e portagioie aperti, vestiti e disordine dappertutto. Poi se ne sono andati. La figlia minore, Giulia, al rientro a casa, si è trovata davanti una scena quasi macabra: uno dei suoi orsacchiotti, un grande peluche bianco, arrampicato sulla scala lasciata dai ladri sotto al terrazzino.
L'ALLARME È stata lei a lanciare l'allarme e ad avvisare il papà Giordano e i fratelli. «Pensavo che non sarebbero mai venuti qui, e invece sono arrivati», dice sconsolato Giordano. Hanno passato la serata e la mattinata a pulire tutto, a lavare abiti, lenzuola. Impronte di fango, sporco, sono un po' la firma di questi ladri, qui come altrove in queste settimane. «Il danno più grave è che mia figlia ha da sempre una paura matta dei ladri, erano giorni che mi diceva che qui in paese stavano facendo furti dappertutto. E adesso il problema è quello, che quando ti vengono a casa ti resta il terrore per un sacco di tempo». Difendersi dai furti non è semplice. Porte e finestre erano chiuse, le luci all'interno accese, come anche la televisione, così da far sembrare che in casa ci fosse qualcuno. «Non si può fare niente conclude Amadio-: se ti difendi sbagli, se aggredisci sbagli». Da Maserada a Pero, via Brigata Emilia, dove sempre lunedì i malviventi hanno preso di mira intorno alle 19 e mezzo le abitazioni dei fratelli Caronello. Vetro di una finestra rotto da una parte, infisso forzato dall'altra. «Eravamo tutti fuori casa, da noi sono entrati dalla cucina racconta uno dei fratelli, dipendente Mom -. Hanno rovistato dappertutto, portando via bigiotteria e il mio portafoglio. Hanno cercato anche i risparmi dei nostri bambini». Trovando i 70 euro che in una scatolina aveva messo da parte il maschietto, che con quei soldi voleva comprarsi un nuovo videogioco. «Sono saliti con le scarpe sporche di fango sui letti, abbiamo dovuto lavare dappertutto», aggiunge la moglie. Non contenti, forse per uno spuntino, si sono portati via anche delle banane.
 
Ultimo aggiornamento: 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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