VENEZIA - Dopo il picco straordinario di marea da 187 centimetri che questa notte ha colpito Venezia, l'amministrazione comunale presenterà richiesta di stato di crisi alla Regione Veneto, ai fini della successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Tutti i cittadini e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti con fotografie, video, documenti o altro - ribadisce il sindaco Brugnaro - nei prossimi giorni comunicheremo le modalità precise per la richiesta di contributo».
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IL GOVERNATORE. «Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l'80% delle città è sott'acqua, danni inimmaginabili, paurosi». Così il Presidente del Veneto della Lega, Luca Zaia.
LA RISPOSTA DEL GOVERNO. «La situazione di emergenza che si è creata a Venezia in queste ore, la più grave dal 1966, è seguita direttamente dal Governo, che la affronterà nel prossimo Cdm, per valutare gli interventi necessari e urgenti che tutelino la città, la sua laguna e le Comunità che vi vivono». Così i sottosegretari veneziani, Pier Paolo Baretta e Andrea Martella, che stanno seguendo per il Governo l'evolversi della situazione emergenziale nella laguna veneta.
SALVINI. «Il Mose è pronto ad entrare in azione ma servono 100 milioni per la manutenzione annua. Uscito da qui andrò al Senato per un emendamento alla manovra per trovare questi soldi, per mettere in sicurezza un patrimonio non italiano, ma mondiale». Così il leader della Lega, Matteo Salvini.
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