Ortopedia, primario in pensione, ma continua a lavorare gratis in ospedale

Martedì 12 Novembre 2019 di Emanuele Minca
Ortopedia, primario in pensione, ma continua a lavorare gratis in ospedale
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SAN VITO - Il primario di ortopedia va in pensione, ma sceglie di continuare a lavorare gratis. È gratitudine, ma anche una risposta diretta alla carenza di ortopedici che rischiano di depauperare uno dei reparti di eccellenza del presidio sanvitese. Certo, non accade tutti i giorni che uno vada in pensione da una struttura sanitaria e poi si renda disponibile, a tempo, a continuare a collaborare in modo gratuito. «Niente di strano» dice lui, Franco Mecchia, ormai ex direttore della struttura complessa di ortopedia a San Vito/Spilimbergo, che dal 1. novembre scorso è titolare di pensione di anzianità.
LA COLLABORAZIONE
Dopo più di 40 anni di lavoro, da novembre invece di stare a riposo, continua a essere presente in reparto e ad andare in sala operatoria. Mecchia, da 22 anni primario in ospedale, continuerà a lavorare a titolo gratuito per almeno sei mesi. «Poi si vedrà. Rimango - dice - anche per formare le nuove leve negli interventi di alta complessità». Il suo era un pensionamento importante per l'ospedale sanvitese dal momento che ha dato molto alla struttura ed è un professionista che ha garantito pure una certa attrazione da fuori zona. Ecco perché l'azienda sanitaria ha approvato, con decreto, l'affidamento dell'incarico di collaborazione a titolo gratuito per interventi chirurgici di alta complessità, all'interno di una struttura complessa che è quella di ortopedia e traumatologia a San Vito/Spilimbergo, «che negli anni ha raggiunto alti livelli di competenza specialistica e qualità degli interventi chirurgici in particolare per quanto riguarda la chirurgia protesica elettiva». Parole, questa, dell'Azienda sanitaria che ha pure evidenziato «che l'area ortopedica è attualmente condotta con risultati eccellenti da Mecchia, la cui presenza può contribuire non solo al mantenimento degli standard qualitativi, ma anche l'affiancamento e la formazione di dirigenti medici ortopedici, durante gli interventi di alta complessità».
LA CARRIERA
Residente a Udine, inizialmente assistente a Palmanova, dal 1989 è a San Vito prima come aiuto (suo mentore è stato il professor Sgarbi) poi da primario. Mecchia, non nasconde la sua preoccupazione per il fatto «che c'è grande carenza di ortopedici in azienda. Manca quel ricambio generazionale, ma la speranza è che la decisione di rimanere sensibilizzi chi di dovere perché il reparto di ortopedia di San Vito mantenga l'autonomia». L'invito è che in questi mesi venga avviata la procedura per individuare il sostituto, così che l'ortopedia possa mantenere la competenza specialistica e la qualità.
 
Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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