Impianti di risalita ancora fermi. La messa in sicurezza dell’area dove ci sono gli skilift “Arei 2” a Rocca Pietore non sarà possibile da attuare e la zona anche questa volta sarà vietata ai turisti con tutte le ricadute possibili sull’economia dell’area. La conta delle pernici bianche voluta dalla Via (Valutazione di impatto ambientale) della Provincia ha bloccato il posizionamento degli esplositori anti valanghe.
Andrea De Bernardin sindaco di Rocca, in guerra contro la burocrazia e le pernici bianche. Già perché purtroppo questi due fattori hanno fatto slittare anche quest’anno la messa in sicurezza contro il rischio valanghivo dell’area di “D’Arei” e con questa anche lo slilift “Arei 2” che anche quest’anno continuerà a rimanere chiuso, fattore questo che crea non pochi problemi all’indotto turistico invernale della val Pettorina.
Perché sindaco non siete riusciti a completare questo tratto della val “D’Arei” per la messa in sicurezza contro il rischio valanghivo?
«La zona interessata è quella racchiusa tra le località di “Tabiè Palazza e Capanna Bill” qui era in programma di completare il progetto partito ancora nel 2014 che prevedeva il posizionamento di ulteriori cinque O’Belix, gli esploditori a gas per il distacco programmato delle valanghe, studio che prevedeva anche la realizzazione di un importante vallo di terra per contenere possibili distacchi di masse nevose. Purtroppo questo progetto ha visto parecchi ritardi burocratici. Il più eclatante mi preme segnalarlo è legato al fatto che gli uffici della Provincia ci hanno chiesto di ripresentare la proceduta Via ovvero una nuova valutazione di impatto ambientale nonostante che quella presentata nel 2014 non avesse riscontrato nessun elemento di opposizione. Questa volta dovevamo verificare se nella zona dove venivano posizionati questi cinque ulteriori esploditori, fosse presente la nidificazione di Pernici bianche. Per verificare questo sono stati effettuati vari sopra luoghi con i cani. Questa procedura Via ci ha ritardato almeno di due mesi e questi sono i risultati».
Quindi sindaco si presenterà una nuova stagione senza l’entrata in funzione dello skilift “Arei 2”?
«Le conclusioni le lascio trarre volentieri a lei. I lavori sono iniziati, ma ora chiaramente con l’arrivo della neve il cantiere si è dovuto fermare, il vallo non sarà costruito, gli O’Belix non saranno posizionati, quindi lo skilift “Arei 2” non potrà ripartire e il tutto grazie alle Pernici bianche e agli uffici della Provincia. Con questo non voglio dire che queste non siano procedure doverose, ciò nonostante il risultato è questo e ancora una volta a pagare le lungaggini della burocrazia sarà la val Pettorina.
LE COLPE
La cosa drammatica è che questo non è un progetto per fare un parco giochi o una sala di Slot Machine, ma prevede la messa in sicurezza di un’area che grazie ancora alle Pernici bianche e alla burocrazia di certi uffici non verrà realizzato. Per l’ennesima volta rimango scandalizzato di fronte a queste cose ma i miei cittadini devono sapere che non è colpa di questa Amministrazione ma degli enti superiori. Con l’arrivo dei nuovi vertici della società di impianti di risalita della “Padon” quello di rimettere in funzione i due skilift fermi da due stagioni era uno delle priorità che ci eravamo prefissati. Ovviamente anche questa volta la burocrazia ha avuto la meglio su tutto».
Ultimo aggiornamento: 08:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA Andrea De Bernardin sindaco di Rocca, in guerra contro la burocrazia e le pernici bianche. Già perché purtroppo questi due fattori hanno fatto slittare anche quest’anno la messa in sicurezza contro il rischio valanghivo dell’area di “D’Arei” e con questa anche lo slilift “Arei 2” che anche quest’anno continuerà a rimanere chiuso, fattore questo che crea non pochi problemi all’indotto turistico invernale della val Pettorina.
Perché sindaco non siete riusciti a completare questo tratto della val “D’Arei” per la messa in sicurezza contro il rischio valanghivo?
«La zona interessata è quella racchiusa tra le località di “Tabiè Palazza e Capanna Bill” qui era in programma di completare il progetto partito ancora nel 2014 che prevedeva il posizionamento di ulteriori cinque O’Belix, gli esploditori a gas per il distacco programmato delle valanghe, studio che prevedeva anche la realizzazione di un importante vallo di terra per contenere possibili distacchi di masse nevose. Purtroppo questo progetto ha visto parecchi ritardi burocratici. Il più eclatante mi preme segnalarlo è legato al fatto che gli uffici della Provincia ci hanno chiesto di ripresentare la proceduta Via ovvero una nuova valutazione di impatto ambientale nonostante che quella presentata nel 2014 non avesse riscontrato nessun elemento di opposizione. Questa volta dovevamo verificare se nella zona dove venivano posizionati questi cinque ulteriori esploditori, fosse presente la nidificazione di Pernici bianche. Per verificare questo sono stati effettuati vari sopra luoghi con i cani. Questa procedura Via ci ha ritardato almeno di due mesi e questi sono i risultati».
Quindi sindaco si presenterà una nuova stagione senza l’entrata in funzione dello skilift “Arei 2”?
«Le conclusioni le lascio trarre volentieri a lei. I lavori sono iniziati, ma ora chiaramente con l’arrivo della neve il cantiere si è dovuto fermare, il vallo non sarà costruito, gli O’Belix non saranno posizionati, quindi lo skilift “Arei 2” non potrà ripartire e il tutto grazie alle Pernici bianche e agli uffici della Provincia. Con questo non voglio dire che queste non siano procedure doverose, ciò nonostante il risultato è questo e ancora una volta a pagare le lungaggini della burocrazia sarà la val Pettorina.
LE COLPE
La cosa drammatica è che questo non è un progetto per fare un parco giochi o una sala di Slot Machine, ma prevede la messa in sicurezza di un’area che grazie ancora alle Pernici bianche e alla burocrazia di certi uffici non verrà realizzato. Per l’ennesima volta rimango scandalizzato di fronte a queste cose ma i miei cittadini devono sapere che non è colpa di questa Amministrazione ma degli enti superiori. Con l’arrivo dei nuovi vertici della società di impianti di risalita della “Padon” quello di rimettere in funzione i due skilift fermi da due stagioni era uno delle priorità che ci eravamo prefissati. Ovviamente anche questa volta la burocrazia ha avuto la meglio su tutto».
