Lega all'attacco, Zaia: «Incivili», Finco: «Il questore chieda scusa»

Lunedì 11 Novembre 2019
Luca Zaia , a sin., e Nicola Finco
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«Vietare l'ingresso in uno stadio alla bandiera con il Leone di San Marco dei tifosi è quantomeno incivile» ha detto oggi il presidente del Veneto Luca Zaia in riferimento ai fatti di Padova «Per quanto accaduto - ha aggiunto - chiederò l'intervento del ministro dell'interno».

ALTRE REAZIONI «E’ un fatto gravissimo il sequestro allo Stadio Euganeo di Padova di una bandiera di San Marco, simbolo di un popolo.

Chiederò l’introduzione del reato di vilipendio alla bandiera regionale»  afferma il capogruppo della Lega a palazzo Ferro Fini, Nicola Finco «Gravissimo - rincara -  soprattutto perché viene da un rappresentante dello Stato, il questore Paolo Fassari, che dovrebbe conoscere la storia della nostra Regione, quella in cui lui svolge il suo ruolo pubblico. Stiamo parlando non del simbolo di un partito o di una corrente politica, ma di una terra, dell’identità di un popolo». «Il questore – continua Finco – ha dichiarato che negli stadi possono entrare solo le bandiere delle tifoserie e quella italiana. Mi domando, quindi, come si sarebbe comportato nel caso in cui si fosse trattato della bandiera della pace. Chiedo al Presidente del Consiglio Regionale, Roberto Ciambetti, e alla Giunta regionale del Veneto, di tutelare il nostro simbolo, nonché chiedo le pubbliche scuse del questore di Padova. Capisco che il dottor Fassari, originario di Catania, non conosca in modo approfondito la nostra storia, ma sono convinto che il sig. Questore dovrebbe mostrare più rispetto per questa terra e per il suo popolo. Per evitare che in futuro si verifichino nuovamente episodi simili - conclude  Finco - depositerò un Progetto di Legge statale per l’introduzione del reato di vilipendio alla bandiera regionale, oltre che a quella nazionale».

EX SINDACO BITONCI - Il deputato leghista Massimo Bitonci ha depositato un'interrogazione al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, per chiedere «se non ritenga opportuno approfondire la dinamica della vicenda» per capire «le ragioni per le quali sarebbe stato fatto divieto di accedere allo stadio con la bandiera del Veneto». Fabrizio Boron, consigliere veneto della Lista Zaia, sollecita «che dai piani alti del Viminale arrivino precise, chiare e soprattutto valide spiegazioni. Vietare l'ingresso della bandiera di San Marco allo stadio profuma di gravissimo atto di repressione, mascherato da innocuo provvedimento. A questo punto - aggiunge Boron - il fatto si somma a quanto sta non-avvenendo con l'Autonomia: potrei pensare che a Roma l'Autonomia e le capacità del popolo veneto facciano paura e non poca».
E Silvia Rizzotto, capogruppo regionale della Lista Zaia, si chiede «da quale articolo della Costituzione, questa volta, il Governo farà uscire l'illegittimità ad essere 'troppo veneta' una bandiera. Da Roma stanno dando schiaffi in faccia ai veneti uno dietro l'altro. Ma hanno sbagliato Regione; vadano a fare i repressivi dove i loro slogan elettorali fanno ancora presa». 

Ultimo aggiornamento: 21:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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