Parcheggio del sesso a Napoli, cinque euro ad auto: «Lì per evitare rapine»

Lunedì 11 Novembre 2019 di Gennaro Di Biase
Parcheggio del sesso a Napoli, cinque euro ad auto: «Lì per evitare rapine»
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Si lavora a tutte le ore, anche di mattina, sotto il cavalcavia in zona Gianturco - Galileo Ferraris. Due donne, una asiatica e l'altra nigeriana, chiacchierano tra loro e fissano gli automobilisti imbottigliati nel traffico. Magari al volante c'è un potenziale cliente, che aspetta solo uno sguardo per essere invogliato. Alle spalle delle due donne c'è un cancello verdastro, al cui interno si trovano uno slargo con diverse auto in sosta, dei separé e un piccolo container bianco: l'ufficio del parcheggio. Il sex-parking è qui, incastrato tra i megastore cinesi e le maxidiscariche incivili che marciscono ai piedi dell'enorme e devastato complesso dell'ex Manifattura Tabacchi. Il love park è sempre aperto. «Costa 5 euro a macchina», spiega un tizio all'interno.

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IL SEX-PARKING
Sono quasi le 13. La ragazza asiatica, nonostante la pioggia, è in reggicalze e giacca nera. La ragazza nigeriana indossa una t-shirt e un pantalone a fantasia floreale coloratissimo. C'è anche una terza ragazza, poco oltre la soglia del parcheggio: ha il cappellino con la visiera abbassata sul volto ma il décolleté in bella mostra. «Prendo 30 euro», dice. La donna asiatica, invece, ne chiede «30, ma anche 20». La ragazza nigeriana si fa pagare 10 euro. Sono le ingiustizie del mercato, anche di quello sessuale. Al costo della «prestazione», per le ragazze di Gianturco, va aggiunta la tariffa del parcheggio. «In molti lo usano - rivela un cliente saltuario - Anche le coppiette. Perché in albergo costa di più e perché in zona ci sono state diverse rapine, ultimamente, nei luoghi appartati del sesso. Spesso sono le stesse prostitute a consigliare il parcheggio». Capita che i clienti del sex parking provino a fare i furbi. «Una volta entrò nel parcheggio una comitiva di cinque persone in una sola macchina - racconta ancora il cliente - E il gestore fece notare che erano troppi e che bisognava pagare 5 euro a persona». Senza ricevuta, ovviamente.

A parte il Love Parking Napoli sulla circumvallazione esterna, ufficiale e inaugurato nel 2015 (con oltre 2700 like e altrettanti followers sulla pagina Facebook aggiornata recentemente), e a parte la prostituzione transessuale in zona parcheggio Brin - sui cui davanzali la settimana scorsa sono stati trovati e fotografati dal Mattino preservativi aperti sui davanzali - alla lista dei parcheggi sessuali partenopei si aggiunge ora via Galileo Ferraris. «La presenza di un'area adibita abusivamente a luogo di incontro per coppiette in auto nell'area di Gianturco - propongono il consigliere regionale Francesco Borrelli e Gianni Simioli de La Radiazza - pone il tema dell'assenza a Napoli di un luogo dove appartarsi in condizioni di legalità e sicurezza. Ci chiediamo perché la città di Napoli ancora non si sia dotata di un parco dell'amore come hanno fatto altri comuni. A Giugliano, ad esempio, abbiamo condotto e vinto una lunga battaglia per fare in modo che l'amministrazione creasse uno spazio del genere. Chi vuole avere dei rapporti sessuali in auto è ancora costretto ad appartarsi nei parcheggi o in viottoli diroccati, e ciò genera anche un problema di sicurezza e pulizia».



Borrelli e Simioli aggiungono: «Occorre creare delle aree che offrano la possibilità di appartarsi a chi è in cerca di intimità.

Non parliamo di prostitute e dei loro clienti ma di tutti coloro che si espongono al rischio di rapine e cattive incontri posizionandosi in luoghi poco frequentati. Quanto al tema sollevato dall'inchiesta del Mattino sul parcheggio Brin c'è da interrogarsi sul destino di questa struttura, che non merita di essere ridotta a parcheggio dei mezzi sotto sequestro o ad alcova per gli incontri delle prostitute. Il Brin dovrebbe essere uno degli hub della mobilità cittadina, un punto di interscambio per chi arriva a Napoli e ha bisogno di recarsi in centro. E invece, nonostante le tariffe concorrenziali, è sempre mezzo vuoto. Occorre invertire la tendenza e implementarne l'attività, anche attraverso una precisa informazione sui servizi offerti dal parcheggio».

Ultimo aggiornamento: 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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