«Pronto soccorso in mano ai privati? Ora siamo costretti a procedere»

Giovedì 7 Novembre 2019 di Lauredana Marsiglia
«Pronto soccorso in mano ai privati? Ora siamo costretti a procedere»
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AURONZO - Non passa la proposta di Fp-Cgil e Nursing Up di evitare la privatizzazione del Punto di primo intervento di Auronzo impiegando medici e infermiere in uscita dal Codivilla. In tutto 21 soggetti, di cui 5 medici 4 dei quali con contratti a termine, tutti alle dipendenze dell’Usl, decisi a non passare con il nuovo gestore privato del nosocomio di Cortina e quindi disponibili per essere impiegati in altre strutture sanitarie pubbliche. Il motivo del diniego è legato alle normative in vigore che non consentono di assumere stabilmente medici privi della specializzazione in emergenza. L’unica via percorribile sarà quella politica, ovvero di far cambiare la legge.
 
LA RICHIESTA
La richiesta di travasare quel personale su Auronzo, evitando quindi di procedere con un appalto esterno del servizio, era arrivata nei giorni scorsi dalle due categorie sindacali, rispettivamente guidate da Gianluigi Della Giacoma e Lorella Vidori. Proposta che il direttore generale Adriano Rasi Caldogno ha voluto ascoltare direttamente dai proponenti in un incontro che si è svolto ieri nella sede dell’Usl, a Belluno.
Il vertice si concluso con una fumata nera, ma con l’impegno del direttore generale di revocare l’iter di esternalizzazione qualora arrivasse, anche all’ultimo minuto, un cambio di rotta sulla normativa che regola le assunzioni dei medici.
LE SPECIALIZZAZIONI
«A questo punto - spiega Della Giacoma - prendiamo atto che l’Usl sta facendo il possibile per risolvere la situazione, ma che si trova con le mani legate. L’unica strada percorribile, che con Nursing Up siamo intenzionati a perseguire, è quella di un confronto con la politica, a tutti i livelli, perché risolvere il problema innescato dalla mancanza di specializzazione sarà fondamentale per dare risposte ad una sanità sempre più a corto di medici. Intendiamo avviare una serie di iniziative affinché si possano trovare soluzioni».
BANDO DA 5 MILIONI
L’Usl intanto procede con la stesura del bando europeo per l’appalto del servizio di Auronzo: bando da 5 milioni di euro spalmati su altrettanti anni. Il direttore generale ha assicurato che fino all’ultimo istante si cercherà una via interna per risolvere il caso. Ma qui la sua parte dovrà farla la politica.
Lauredana Marsiglia
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