Katia, scomparsa da 6 anni in India: la polizia inizia a cercarla solo ora

Giovedì 7 Novembre 2019
Katia, scomparsa da 6 anni in India: la polizia inizia a cercarla solo ora
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BELLUNO - Sulla scomparsa di Katia Mores, la donna originaria di Arsié che oggi avrebbe 57 anni e che sparì in India nel 2013, indaga la polizia indiana, dopo anni di silenzio. Un agente del posto ha contattato l’investigatore privato, il detective di Nuova Delhi, assoldato all’epoca dai famigliari e amici affinché si facesse luce sulla vicenda. Un tentativo disperato, visto che all’epoca non c’era stata alcuna indagine da parte delle forze di polizia ufficiali indiane sul caso di scomparsa. Non c’era una denuncia, non sono mai stati ritrovati i resti della donna e quindi poteva trattarsi di «un allontanamento volontario», dissero allora le autorità. Ora, però, a distanza di 6 anni dalla scomparsa e di 3 anni dalla denuncia all’Interpol, presentata dai famigliari di Katia, qualcosa si muove. «Sono stato contattato stamane dagli agenti di polizia - spiegava lunedì Djkumar Singh, l’investigatore - che mi hanno chiesto alcune informazioni sul caso. Ora c’è un file per la scomparsa di Katia e stanno indagando. Presto andrò sui luoghi per collaborare. Ogni singola informazione può aiutare».
 
IL CASO
Katia Mores, unica figlia di papà Giacomo e mamma Gina Burani è nata a Le Locle in Svizzera, dove i coniugi erano emigrati all’epoca il 18 giugno 1962. La donna, che non si è mai sposata e non ha figli, viveva a Padova nell’appartamento di via Bramante 2/A. Lavorava come commessa nel negozio “La Pantera” di via Zabarella, ma quando l’attività chiuse i battenti, a fine 2012, si prese una pausa di riflessione: raccolse i denari e partì per l’India. Aveva una passione per il santone indiano Sai Baba: il 26 febbraio del 2013 si imbarcò su un volo di linea Emirates da Venezia Tessera e sbarca a Bangalore (India). «Resterò in India due mesi», aveva detto alle amiche che dovevano occuparsi dell’appartamento padovano. Salutò anche i genitori: la telefonata a mamma e papà prima di imbarcarsi. Dal giorno dopo il suo arrivo, il 27 febbraio 2013, non si hanno più notizie di lei.
LE RICERCHE
La ricostruzione dei giorni successivi (Katia sarebbe sparita a fine marzo 2013) è solo frutto delle ricerche degli amici e delle indagini l’investigatore privato. Non c’era stata all’epoca nessuna indagine ufficiale, che arriva solo ora e che rappresenta una nuova speranza per i famigliari e per chi non si è mai dato pace per Katia. Non è chiaro perché le indagini siano state attivate solo ora, a distanza di tre anni dalla denuncia all’Interpol e di quattro dalla dichiarazione di assenza sentenziata nel marzo del 2015 dal Tribunale di Padova e pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel febbraio del 2016. Una sentenza che ha avviato il procedimento di morte presunta della donna che, se non ci saranno novità, sarà dichiarata tra 4 anni nel 2023. Ma almeno prima Katia verrà cercata con un’indagine ufficiale delle forze di polizia locali. 
IL MISTERO
Ad attivarsi per prima fu un’amica di Katia, Daniela Bortoluzzi, che nel dicembre del 2013 presentò denuncia a Venezia, ma non si attivarono le forze dell’ordine indiane. A Daniela Katia aveva detto che si sarebbe fermata in India 2 mesi: aveva un biglietto di ritorno per aprile 2013, ma su quel volo non c’è mai salita.
Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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