Posta recapitata ai defunti: gli avvisi di pagamento messi sulle lapidi in cimitero

Mercoledì 6 Novembre 2019 di Guido Fraccon
Posta recapitata ai defunti: gli avvisi di pagamento messi sulle lapidi in cimitero
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PAPOZZE (ROVIGO) - A Papozze la posta viene recapitata anche ai defunti. Non al loro vecchio indirizzo di casa, ma direttamente al cimitero. Ha creato stupore ed indignazione in paese, in concomitanza con la ricorrenza dei defunti, veder attaccate a molte lapidi le lettere dell'amministrazione comunale che avvisava i parenti dei defunti di qualche debituccio da pagare. «È stato davvero ammirevole - sottolinea il consigliere di minoranza Piermarino Veronese - il lavoro del dipendente comunale per correggere eventuali anomalie sorte in precedenza ma non comprendo perché l'amministrazione comunale abbia agito in questo modo. Ha violato a mio modo di vedere anche la privacy».
 
PAGAMENTIChe avvisi sono? «Si tratta di avvisi di pagamento di imposte per il rinnovo dei loculi che da due anni non venivano corrisposti alle casse comunali». Secondo Veronese era sempre stata consuetudine inviare a chi era in ritardo con i pagamenti comunicazione in forma privata dei sospesi. «Mi sono già giunte - prosegue Veronese - molte lamentele di cittadini inferociti per la mancanza di tatto espressa per la riscossione del dovuto. Sarebbe invece molto più interessante il recupero dei tributi non versati di Imu, Tari ed Irpef che si sono accumulati da anni, visto che finora sono cadute nel nulla le istanze di istituire una commissione per il recupero delle morosità. Faccio presente che in 15 anni abbiamo cambiato 5 - 6 enti di riscossione e nella confusione, e nell'impossibilità di recuperare il dovuto, decine di migliaia di euro rischiano di sparire e cadere nella prescrizione».
LA DISCARICASempre per quanto riguarda il cimitero ci sarebbe un vecchio problema irrisolto per Veronese: «I cittadini si chiedono come possa esistere una discarica di materiali inerti proprio fuori del camposanto. E se questo comportamento per i defunti ha suscitato scalpore non di meno ha suscitato sdegno la volontà della presidenza dell'Opera Pia Bottoni di togliere la chiesetta all'interno della struttura per fare spazio a cosa non si sa. E se, pur esageratamente, si possono tacciare questi amministratori di apostasia, privare i nostri nonni di un luogo ove raccomandarsi a Dio sembra a molti cosa di cattivo gusto».
Guido Fraccon 
Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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