​Case vacanze. Scoppia la guerra tra proprietari e residenti

Martedì 5 Novembre 2019 di Michele Fullin
Venezia. Case vacanze. Scoppia la guerra tra proprietari e residenti
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VENEZIA - Le locazioni brevi sono un'opportunità o una sciagura per Venezia? Considerando i dati dell'amministrazione comunale, verrebbe da propendere per la seconda ipotesi: oltre 20mila 300 posti letto affittati a giorno negli appartamenti della città storica, oltre 33mila se si considerano anche le isole. Non stiamo parlando di alberghi, i cui immobili sono in genere grandi palazzi difficilmente trasformabili in appartamenti, ma di alloggi che fino a poco fa erano occupati da famiglie o da studenti e che poi sono stati restaurati e rimessi nel mercato delle affittanze turistiche. Ora, però, chi ha fatto di questo un lavoro ha deciso di muoversi, attaccando pesantemente la stampa faziosa.
 
(ANCA) MI NO VADO VIA
«La recente campagna stampa sui giornali locali - dicono i rappresentanti di Abbav - attribuisce alle locazioni turistiche la responsabilità di dannosi mutamenti del tessuto sociale ed economico della città. La categoria degli host veneziani, stanca delle continue vessazioni ha deciso di dire basta e di lanciare un messaggio forte: Anca mi no vado via».
Il portavoce del Gruppo 25 Aprile, Marco Gasparinetti, quando ha visto che l'evento dell'Abbav scimmiottava il Mi no vado via del Gruppo 25 Aprile si è seccato non poco.
«Storpiare quella parola d'ordine - commenta il portavoce del Gruppo - per promuovere le locazioni turistiche a Venezia è come usare i santini di San Francesco che parla con gli uccellini per promuovere la vendita dei fucili da caccia. Ci sfuggono poi le presunte vessazioni cui sarebbe stato sottoposto un settore che a Venezia ha vissuto una crescita talmente impetuosa (+128% negli ultimi 4 anni) da superare il settore alberghiero quanto a numero di posti letto ad uso turistico. A meno - conclude - che la parola vessazioni non si riferisca ai controlli che che ogni tanto fanno emergere strutture sconosciute al Fisco, all'Ufficio Tributi e alla Questura».
Come si può intuire, ci sono le premesse per uno scontro al calore bianco, dati anche gli interessi in gioco.
L'OFFENSIVA DI AIRBNBL'avvicinarsi dell'approvazione di un regolamento comunale che dovrebbe restringere di molto la possibilità di aprire nuove locazioni turistiche ha messo seriamente in allarme sia i proprietari che, soprattutto, il gigante del settore. Airbnb, multinazionale che negli ultimi 12 mesi (dati suoi) ha superato i 10 milioni di ospiti in appartamenti a livello nazionale, ha dato il via ad una serie di eventi in tutte le località in cui il business è forte per cercare di cambiare in qualche modo un'opinione pubblica sfavorevole. L'evento si chiama 100 case 100 idee e a Venezia si svolgerà sabato 16 in una sede ancora da definire. A livello locale si svolgerà invece un incontro alle 18 di lunedì 11 nella Scuola dei Laneri, in salizada San Pantalon ed è organizzato da Abbav. L'intenzione con Anca mi no vado via è lanciare una sorta di manifesto delle locazioni turistiche e soprattutto di confutare, dati alla mano, le affermazioni sullo spopolamento della città storica. Pur essendo due cose distinte, è probabile che il parterre dei due eventi sarà il medesimo.
L'ALTRO VERSANTELa cosa interessante è che tra l'uno e l'altro, venerdì 15 alle 17.30, in Scoletta dei Calegheri si parlerà dello stesso argomento, ma da una prospettiva totalmente opposta, essendo organizzato dal movimento Venezia autonoma. Interverranno Gian Angelo Bellati, Stefano Zecchi, Cesare Peris e Marco Gasparinetti. Tra l'altro, corre voce di un presidio pro Airbnb anche a questa riunione. 
Michele Fullin
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